La conversione in legge del “Decreto lavoro” ha portato una novità molto importante in materia di stipula di contratti di lavoro subordinato a termine: dal 4 luglio 2023, è infatti possibile rinnovare un contratto già intercorso con lo stesso lavoratore senza dover specificare una causale di apposizione del termine (fra quelle previste per legge), a condizione che la sommatoria della durata dei rapporti già intercorsi, non sia superiore a 12 mesi.

Inoltre, per favorire il ricorso a tale possibilità, la norma ha previsto che, ai fini del computo dei suddetti 12 mesi, si considerino i soli rapporti a termine instaurati dal 5 maggio 2023.

Resta fermo l’obbligo di rispettare tutti gli altri vincoli normativi, non oggetto di revisione e deroga.

Riferimenti: Artt. 19 e 21 del D.lgs. n.81/2015, così come modificati dalla Legge 3 luglio 2023 n.85 di conversione del D.L. n.48/2023.