Con il Decreto rifiuti la semplificazione è virtuale ma il balzo della Tari è reale

Accogliendo positivamente la volontà della Commissione Europea di accelerare la transizione verde dei settori tessile e alimentare, due settori dall’importante impatto ambientale e strategici per il nostro sistema produttivo, la CNA ha presentato alla Commissione europea le proprie osservazioni in merito alla revisione della Direttiva quadro rifiuti.

La proposta, presentata lo scorso luglio, prevede disposizioni atte, da un lato, ad introdurre un regime di responsabilità estesa del produttore per i prodotti tessili e calzaturieri, dall’altro, a stabilire obiettivi nazionali di riduzione dello spreco alimentare entro il 31 dicembre 2030.

Valutando positivamente le misure che rendono la raccolta degli scarti tessili e alimentari più efficiente, semplice e accessibile, al fine di rafforzarne il sistema di recupero, rigenerazione e successivo riutilizzo, la CNA ha ribadito la necessità di prevedere norme armonizzate che istituiscano obblighi proporzionati ed egualmente distribuiti lungo tutta la filiera di produzione.

In questo senso, la CNA ha sostenuto l’importanza di misure di sostegno adeguate per le micro-PMI, come ad esempio forme procedurali semplificate ed agevolazioni, affinché esse siano pienamente coinvolte e possano, proporzionalmente alle loro capacità, svolgere un ruolo attivo nel raggiungimento degli obiettivi ambientali introdotti dalla proposta.

Con la presentazione delle proprie osservazioni, la CNA ha ribadito il proprio impegno nel lavorare insieme alle istituzioni europee e continuerà a difendere le istanze delle proprie micro-PMI associate nel corso dell’iter legislativo della proposta di revisione.