Dopo il roadshow sulla fattura elettronica, nuovo tour di CNA sul territorio sulla legge di bilancio 2019. Un iter decisamente tortuoso ha caratterizzato la legge di bilancio 2019, tra revisioni del quadro macroeconomico ed obiettivi di finanza pubblica. Ne è scaturita una manovra che contiene molti aspetti favorevoli alle piccole e medie imprese ma che non si caratterizza per un disegno complessivo di crescita.

Per approfondirne gli aspetti più salienti per imprese e cittadini, CNA dà appuntamento: martedì 26 febbraio a Gualtieri presso la Sala dei Falegnami in Piazza Bentivoglio; giovedì 28 febbraio a Castelnovo Né Monti presso la Sala della Croce Verde in via Roma e martedì 5 marzo presso la sede provinciale CNA in via Maiella a Reggio Emilia.

Tutte e tre le serate si svolgeranno dalle 18 alle 20 con l’apertura dei lavori da parte del presidente CNA Reggio Emilia Giorgio Lugli, gli interventi tecnici a cura di Alessia Scalzo, Consulenza Area Fiscale Sixtema Spa Interpreta, sul quadro normativo e le principali novità contenute nella Legge di Bilancio, Tina De Giovanni, Direttore Patronato Epasa-Itaco, che spiegherà nello specifico il provvedimento “Quota 100” e come fare per aderire, e Marco Lasagni, direttore Prefina, che parlerà di finanziamenti e agevolazioni per le imprese. Per finire spazio alle domande dal pubblico. Coordinano i lavori la presidente CNA Area Padana Ovest Cristina Ferraroni a Gualtieri, il presidente CNA Area Montagna Roberto Pighini a Castelnovo Né Monti e la presidente CNA Area Centro Annarella Ferretti a Reggio.

“La legge contiene – afferma il presidente CNA Lugli – molteplici interventi a favore degli artigiani e delle piccole e medie imprese, grazie al confronto serrato tra CNA e il Governo. Tra questi spiccano l’aumento dal 20 al 40% della deducibilità dell’IMU sugli immobili strumentali, la proroga del bonus sulle ristrutturazioni e sull’efficientamento energetico degli edifici, l’aumento a 150.000 euro dell’affidamento diretto degli appalti, che potrà favorire le imprese del territorio, la riduzione del 30% delle tariffe Inail, le proroghe dell’iper-ammortamento, dei voucher per la digitalizzazione e del credito d’imposta per la formazione connessa al piano Impresa 4.0”.

“Siamo, invece, più perplessi – conclude Giorgio Lugli – rispetto a quegli aspetti della manovra che vanno ad aumentare la spesa pubblica, come il reddito di cittadinanza e quota 100, anche per l’aleatorietà dei loro effetti e della loro applicazione e per il rischio che nel tempo possa prevalere la componente assistenziale”. 

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