Diffondere la ricerca e l’innovazione tra le piccole e medie imprese attraverso l’individuazione e attuazione di progettualità specifiche, l’avvio di percorsi di alta formazione e l’attivazione di stages e tirocini formativi in azienda. È questo, in estrema sintesi, il principale obiettivo del protocollo d’intesa siglato a palazzo Murena venerdì 17 luglio tra il rettore dell’Università degli studi di Perugia, Franco Moriconi, e il presidente di CNA Umbria, Renato Cesca.

Un protocollo dai tratti fortemente innovativi anche rispetto alle intese del passato, assumendo un carattere di collaborazione sistematica. L’accordo, infatti, prevede che il rapporto tra l’ateneo e la CNA operi attraverso alcune aree prioritarie di intervento: sono quattro quelle già individuate, alle quali in futuro potrebbero seguirne altre.

È un accordo importante – ha sottolineato il rettore Moriconi – che si innesta in un ampio ventaglio di collaborazioni del nostro ateneo con le associazioni di impresa presenti nel territorio. Il compito istituzionale dell’università è finalizzato all’alta formazione e all’attività di ricerca scientifica, la quale non è fine a sé stessa, grazie ai rapporti con il mondo delle imprese. Il nostro è un ateneo antico e di grande prestigio, che intendiamo diventi sempre più moderno e innovativo. Come abbiamo detto ad altre associazioni imprenditoriali, ripetiamo oggi che l’ateneo di Perugia si attende che alla intenzioni scritte negli accordi seguano poi azioni concrete. In particolare, ci aspettiamo che l’attività di formazione dei nostri studenti trovi occasioni per tirocini, stage ed esperienze dirette all’interno delle aziende associate alla CNA”.

La ricerca e l’innovazione intesa in tutte le sue accezioni – ha proseguito Renato Cesca, presidente di CNA Umbria –  giocheranno un ruolo fondamentale nei prossimi anni per lo sviluppo delle imprese e dei territori, a cominciare dalle città. Abbiamo bisogno di imprese più innovative e di territori dotati di infrastrutture materiali e immateriali in grado di competere con le realtà più avanzate. La convenzione che firmiamo oggi ha proprio l’obiettivo di favorire la contaminazione tra due mondi spesso lontani e indifferenti, diffondendo la ricerca e l’innovazione attraverso lo sviluppo di progettualità specifiche. Sicuramente permetterà alla stessa Cna di innovarsi nelle proprie attività, nei servizi erogati, nel modo di rapportarsi con le imprese. Del resto temi come la ricerca, l’innovazione, le smart cities, la rigenerazione urbana rappresentano gli assi prioritari delle politiche regionali 2014-2020: noi intendiamo dare un contributo fattivo a questo obiettivo, l’unico che consentirà di creare sviluppo e lavoro”.

Il tavolo tecnico – ha concluso Roberto Giannangeli, direttore della CNA -, al quale siedono referenti dell’università e della CNA, garantirà un’immediata e piena operatività dell’intesa, mentre una collaborazione diretta avverrà anche con dottorati e scuole di specializzazione dell’università, in particolare per dare attuazione ai rapporti nel campo dell’alta formazione”.

Le aree di intervento prioritario già individuate sono quattro e per ognuna di esse sono stati anche nominati i referenti.

Area Urbanistica: referenti (Università) Mariano Sartore, (CNA) Mario Riccioni, Pasquale Trottolini.

Area Economica: referenti (Università) Luca Ferrucci, (CNA) Renato Cesca, Roberto Giannangeli.

Area Giuridica: referenti (Università) Annalisa Giusti, (CNA)  Roberta Datteri, Marco Boschetto.

Area  Informatica: Referenti (Università) Giuseppe Liotta, (CNA) Fabrizio Salvanti, Fabio Matera