bankitalia

“Siamo fieri ed orgogliosi come CNA di fare da intermediari tra la Banca d’Italia e il mondo degli artigiani e della piccola impresa. La connessione tra queste due dimensioni rappresenta un elemento di grande importanza culturale, prima ancora che economico e politico”. È quanto ha sottolineato Sergio Silvestrini, Segretario Generale di CNA, intervenendo alla presentazione in Banca d’Italia del progetto “Scelte finanziarie e rapporti con le banche”, la prima iniziativa nazionale di educazione finanziaria che la banca centrale ha avviato insieme alla nostra Confederazione e Confartigianato.

Metteremo tutte le nostre energie per il successo dell’iniziativa – ha detto Silvestrini – ne abbiamo bisogno, ne ha bisogno l’Italia. Il significato di questo progetto è che gli asset migliori del nostro Paese si mettono insieme per dare risposte in una fase complessa e delicata”.

Silvestrini ha indicato che “il nostro mondo è una risorsa importante per il Paese ma è anche una risorsa fragile da salvaguardare con grande attenzione. È un elemento decisivo per il Paese che ha contribuito anche nei momenti più difficili di conquistare i mercati esteri”. L’educazione finanziaria è fondamentale per vincere le sfide del futuro, “in generale però c’è bisogno di accrescere la cultura del sistema Paese come recentemente ha ricordato anche il governatore della Banca d’Italia. “Apriamo un cantiere – ha aggiunto – e spero che sia la prima tappa di un partenariato da sviluppare in tante forme”.

Silvestrini ha poi affrontato più nello specifico la questione del credito per le micro e piccole imprese sottolineando le “rigidità regolamentari che investono il sistema bancario e che stanno introducendo una selettività del credito che impatta soprattutto il nostro mondo. Questa iniziativa ci consentirà inoltre di poter evidenziare le esigenze delle nostre imprese”.

Il direttore generale di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, nel suo saluto di indirizzo, ha sottolineato che per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del progetto “un fattore cruciale è la cooperazione con CNA e Confartigianato che mettono a disposizione le risorse umane e tecnologiche necessarie per raggiungere i numerosi imprenditori iscritti alle loro associazioni”.

“Sappiamo che ci stiamo rivolgendo a una parte del tessuto produttivo italiano che ha sempre dato prova di grande vitalità, inventiva, originalità nella combinazione delle risorse produttive. Il nostro intento – detto Signorini – è di consentire agli imprenditori di esprimere al massimo queste qualità, affiancando alle loro competenze manageriali una migliore conoscenza delle questioni finanziarie. Il programma propone un’ampia gamma di temi. Per citarne qualcuno: gli equilibri di bilancio, il finanziamento bancario, gli strumenti per gestire difficoltà finanziarie, la Centrale dei Rischi e la tutela della clientela. L’obiettivo è accrescere la consapevolezza degli imprenditori su alcuni rischi tipici che derivano dai comportamenti e dalle fragilità di bilancio delle microimprese italiane: la scarsa capitalizzazione, l’elevato peso degli oneri finanziari nel conto economico, l’opacità nei confronti dei finanziatori esterni, la confusione tra conti aziendali e personali. Contiamo sul fatto che gli imprenditori sapranno tradurre questa consapevolezza in migliori “scelte finanziarie e rapporti con le banche”.