Quasi 20 milioni di euro: è il flusso finanziario fin qui prodotto dal progetto “Riqualifichiamo l’Italia” in circolo nel sistema economico dell’Isola. Il report dei lavori è stato presentato questa mattina da CNA Sicilia in occasione dell’assemblea annuale, celebrata a Palermo, alla presenza del segretario generale CNA, Sergio Silvestrini, e alla quale è intervenuto il presidente della Regione, Nello Musumeci.  “La questione del Mezzogiorno è ormai dimenticata- ha osservato Silvestrini-. Non ne parla più nessuno, non è più all’ordine del giorno. Il che suggerisce due riflessioni. O si pensa che sia risolto o si pensa sia irrisolvibile. Io penso che se non risolviamo davvero il problema dello sviluppo del Mezzogiorno, noi questa Italia non la rimettiamo in piedi. Deve diventare una priorità politica, economica del nostro Paese. Purtroppo da troppo tempo questo non avviene. In Lombardia sono occupati il 70% delle persone, in Sicilia il 40%. Solo questi due dati danno la dimensione del problema che dobbiamo affrontare. E dobbiamo affrontarlo in una situazione di profondo cambiamento, per tanti versi drammatico. Un cambio totale di paradigma” ha concluso Silvestrini.

Artigiani, piccoli e medi imprenditori, operatori del turismo e del commercio legati alla CNA questa mattina si sono ritrovati nel capoluogo siciliano anche per un momento di incontro e di confronto sui temi dello sviluppo economico e sulle nuove strategie  da mettere in campo per  sostenere il lavoro produttivo. “Centriamo l’Impresa” è stato il titolo scelto per celebrare l’evento che è servito pure per tracciare il consuntivo del 2018. “Non possiamo che essere soddisfatti per come sono andate le cose – hanno affermato il presidente e il segretario regionale Nello Battiato e Pietro Giglione – sono stati mesi di grande lavoro, difficili, ma senz’altro proficui. Abbiamo avviato parecchie iniziative e progetti e abbiamo raccolto i primi importanti frutti: nel campo del turismo esperienziale, nel settore della riqualificazione del patrimonio edilizio e in quello della formazione con la recente firma del protocollo di intesa con l’assessore Lagalla sul terreno del trasferimento e contaminazione dei saperi, valorizzando le competenze dei mestieri artigianali per favorire l’orientamento dei giovani nel mondo del lavoro”.

Si è parlato infine di burocrazia, pressione fiscale, fondi comunitari, lavoro di cittadinanza e accesso al credito.

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