Da un verifica effettuata risulta non ancora emanato il decreto direttoriale contenente le modalità di presentazione delle domande di agevolazione per accedere al Fondo Eccellenze della Gastronomia e dell’Agroalimentare italiano.

Il Decreto 4 luglio 2022, a firma del Ministro Patuanelli, intendeva promuovere e sostenere le eccellenze della ristorazione e della pasticceria italiana. Le risorse finanziarie originariamente stanziate ammontavano a complessivi 56 milioni di euro, di cui 25 milioni di euro per l’anno 2022 e 31 milioni di euro per l’anno 2023. Il decreto prevedeva, inoltre, l’erogazione di un contributo in conto capitale fino al 70% delle spese totali ammissibili, per un massimo di 30.000 euro per singola impresa, per l’acquisto di macchinari professionali e altri beni strumentali durevoli innovativi.

Il successivo Decreto 21 ottobre 2022 modifica gli importi e la finalità del Fondo prevedendo che le risorse siano destinate alle imprese a fronte della sottoscrizione di contratti di apprendistato tra le imprese stesse e giovani diplomati nei servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. Le risorse finanziarie sono pari a 20 milioni di euro, di cui 6 milioni di euro per l’anno 2022 e 14 milioni di euro per l’anno 2023. E’ prevista l’erogazione di un contributo in conto corrente fino al 70% delle spese totali ammissibili, per un massimo di 30.000 euro per singola impresa, per le spese relative alla remunerazione lorda connesse all’assunzione di uno o più giovani diplomati.

SOGGETTI BENEFICIARI
I beneficiari sono le imprese di ristorazione con somministrazione, le pasticcerie e le gelaterie.  Possono quindi accedere al Fondo le imprese con Codice Ateco 56.10.11 “ristorazione con somministrazione” (Imprese A) o imprese con Codice Ateco 56.10.30 “Gelaterie e pasticcerie” e 10.71.20 “Produzione di pasticceria fresca” (Imprese B), che siano in regola con il DURC, gli adempimenti fiscali e regolarmente costituite e attive al Registro Imprese da almeno 10 anni oppure, in alternativa, aver acquistato nei 12 mesi antecedenti il 30/8/2022 prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ (per le sole imprese A) e prodotti biologici per almeno il 25% (per le imprese A) e il 5% (per le imprese B) del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo.

Tali imprese inoltre:

  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in  liquidazione  volontaria  e  non  sono  sottoposte  a   procedura concorsuale o a qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  •  non sono in situazione di difficoltà così come definita dal regolamento di esenzione;
  •  sono iscritte presso  INPS  o  INAIL  e  hanno  una  posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento  unico  di regolarità contributiva (DURC);
  •  sono in regola con gli adempimenti fiscali;
  • hanno restituito le somme eventualmente dovute  a  seguito  di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • non  hanno  ricevuto  e  successivamente  non  rimborsato   o depositato in un conto bloccato aiuti individuati  quali  illegali  o incompatibili dalla Commissione europea  ai  sensi  del  decreto  del Presidente del  Consiglio  dei  ministri  23  maggio  2007  («Impegno Deggendorf»).

 

SPESE AMMISSIBILI 
Sono ammissibili le spese – effettuate mediante conti correnti intestati all’impresa beneficiaria e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento – relative all’inserimento nell’impresa, con contratto di apprendistato, di uno o più giovani:

  1. che non abbiano compiuto, alla data della sottoscrizione del contratto di apprendistato, i 30 anni di età;
  2. e che abbiano conseguito, da non oltre 5 anni, un diploma di istruzione secondaria superiore presso un istituto professionale di Stato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (IPSEOA).

È bene sottolineare che la norma chiarisce che non sono ammesse le spese sostenute prima della presentazione della domanda di contributo.