Lavorare fa male. A volte fa perdere anche la vita.  Si muore cadendo da un ponteggio, schiacciati da una pressa, folgorati da una scarica elettrica. Ma anche sulla strada per recarsi al lavoro o sotto un trattore nei campi della nostra regione.

Sono ancora troppi nelle Marche quelli muoiono o si fanno male sui luoghi di lavoro. Nei primi tre mesi del 2016, secondo i dati Inail, elaborati dal Centro Studi Cna Marche, nella nostra regione si sono verificati 4.487 infortuni sul lavoro di cui 12 mortali. Nello stesso periodo dello scorso anno sui luoghi di lavoro erano decedute 8 persone mentre gli incidenti erano stati 4.496. Infortuni sul lavoro comunque in diminuzione rispetto al 2014. In aumento  le denunce di malattie professionali, salite da 1.044 a 1.149 nel primo trimestre dell’anno in corso rispetto al 2014.

“Le associazioni di categoria e i sindacati delle Marche collaborano con l’Inail per la sicurezza nei luoghi di lavoro” ha affermato il presidente Cna Marche Gino Sabatini “ e in particolare siamo impegnati a promuovere la prevenzione anche con azioni finalizzate alla sicurezza in specifici comparti produttivi, a partire dall’edilizia. Inoltre promuoviamo  azioni formative nei confronti dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, dei lavoratori e dei datori di lavoro attraverso l’Opram ((Organismo Paritetico Regionale Artigianato Marche) al quale aderiscono le associazioni artigiane e le organizzazioni sindacali e che ha sottoscritto un protocollo con l’Inail Marche per promuovere la cultura e la prassi riguardanti la sicurezza e la salute di imprenditori e lavoratori e attraverso l’Edilart Marche, organismo paritetico per le azioni di prevenzione e formazione in edilizia.

A giudicare dai dati Inail elaborati dalla Cna Marche, le strade della nostra regione sono più pericolose dei cantieri o delle fabbriche. Infatti su 12 incidenti mortali tra gennaio e marzo, 7 si sono verificati “in itinere”, lungo il percorso per recarsi al lavoro. Sulle strade della regione anche 604 infortuni non mortali subiti da persone che stavano andando al lavoro o tornando a casa.

Per quanto riguarda gli infortuni sui luoghi di lavoro 3.191 si sono verificati  nell’industria e nei servizi: di questi 764 nelle aziende industriali, 549 in quelle artigiane, 622 nel terziario e il resto in altre attività.  Nel pubblico impiego sono stati denunciati 907 incidenti sul lavoro e 389 in agricoltura.

I mestieri più pericolosi si confermano quelli degli operai metalmeccanici con 260 infortuni in tre mesi e quello degli edili con 222 infortuni di cui uno mortale. Seguono commercio e autoriparazione (192 incidenti di cui 1 mortale), la sanità con 132 infortuni ed i trasporti con 130.

La metà egli incidenti mortali si è verificata nella provincia di Macerata, 2 ad Ancona, 2 a Fermo ed uno a Pesaro e ad Ascoli. Per quanto riguarda gli infortuni è la provincia di Ancona a primeggiare (1.647) seguita da Pesaro Urbino (1.017), da Macerata (925), Ascoli Piceno (560) e Fermo (338).

Tutti gli incidenti mortali e la maggior parte di quelli non letali (3.855) hanno coinvolto dipendenti di nazionalità italiana mentre i lavoratori extracomunitari infortunati sono stati 477 ed i comunitari 155.  A morire  (9) e a infortunarsi di più (2.830) sono ancora gli uomini mentre le donne hanno subito 1.657 incidenti di cui 3 mortali.

Non solo incidenti. Lavorando ci si può anche ammalare. Tra gennaio e marzo del 2016 le denunce di malattie professionali sono state 1.515  rispetto alle 1.440 dello stesso periodo dell’anno precedente (+75), di cui la stragrande maggioranza  (1.149) nell’industria e nei servizi.

Di cosa ci si ammala sul lavoro? Soprattutto di patologie del sistema osteomuscolare (900) ma lavorare incide anche sul sistema nervoso (242) e sull’apparato respiratorio (33) a causa dell’amianto. Anche le malattie professionali colpiscono di più i lavoratori italiani (1.409) e gli uomini (995).

“Per la sicurezza sui luoghi di lavoro” ricorda Marco Bilei responsabile Ambiente e Sicurezza Cna Marche  “l’Inail ha messo a disposizione 8,7 milioni di euro per le imprese marchigiane e 276 milioni in Italia. IL bando scade il 5 maggio e fino a quella data le imprese possono registrarsi al sito www.inail.it e presentare  la domanda di finanziamento on line. E’ previsto un contributo a fondo perduto del 65 per cento per i progetti volti a migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro,la salute dei dipendenti, l’ambiente e la bonifica dall’amianto.”