E’ partita sabato scorso “Beer Attraction“, l’evento di Rimini Fiera  gestito da Unionbirrai – Associazione dei microbirrifici affiliata a CNA, la manifestazione dedicata alle specialità birrarie artigianali e alle tecnologie, attrezzature e materie prime per l’industria della ‘bionda’, che celebra in questi giorni il successo di pubblico e la crescita importante di mercato. Un settore in fermento che nel 2015 tra birrifici veri e propri, beerfirm e brewpub, ha superato la quota dei mille esercizi. Il consumo nazionale di birre artigianali è oggi pari al 3% del consumo di birra totale (dato triplicato rispetto al 2012), che nel 2014 è stato di 17,5 milioni di ettolitri, per un consumo pro-capite di 30 litri annui a persona (contro una media europea di 80).

Alla manifestazione partecipano oltre 350 espositori provenienti da oltre 20 paesi (Regno Unito, Germania, Belgio e Stati Uniti compresi, ovvero i principali produttori di birra artigianale) che ne fanno la prima realtà espositiva italiana del settore, unico appuntamento che unisce tutti gli attori della filiera, con particolare attenzione all’operatore professionale.

Il clou della manifestazione è rappresentato dalla cerimonia di premiazione della “Birra dell’anno”. All’edizione 2016 “hanno concorso oltre mille birre a testimoniare il crescente successo dei birrifici artigianali italiani che, benché penalizzati dal prelievo fiscale particolarmente pesante e da una burocrazia opprimente rispetto ai concorrenti europei, aumentano di anno in anno e crescono in qualità”, si legge in una nota della CNA. All’interno di “Beer Attraction” ci sono corsi di spillatura, per aprire un “beer shop”, e il “Progetto imprenditoriale micro-birrificio”, destinato a chi vuole aprire un micro-birrificio, tenuti entrambi da Unionbirrai, la federazione dei piccoli produttori di birra aderenti a CNA.

La Fabbrica della Birra Perugia è stata eletta miglior birrificio per il 2016 e si qualifica bene in diverse delle 26 categorie del premio. Dopo oltre un secolo dalla sua fondazione il birrificio di Pontenuovo di Torgiano, a pochi chilometri dal capoluogo umbro e a due passi da Tevere, può finalmente festeggiare tanto la rinascita, avvenuta nei primi anni del duemila, quanto la tradizione di un territorio.

Il premio quest’anno si caratterizza per la numerosa presenza di partecipanti di giovane età e per l’importante numero di “birraie” iscritte. Questo settore non è più solo in mano al genere maschile.

La soddisfazione per il successo dell’iniziativa porta comunque a fare una riflessione importante sul tema tassazione: “La legislazione del nostro Paese – spiegano CNA e Unionbirrai – considera allo stesso modo micro-birrifici e grandi impianti industriali, sia per livelli di imposizione fiscale sia per complessità degli adempimenti, mentre quasi tutta l’Europa, e in particolare i diretti concorrenti dell’Italia come il Belgio e la Germania, favorisce e sostiene i piccoli produttori, in coerenza con le direttive emanate dalla Commissione europea”.

Il tema fiscale resta la prossima sfida. Secondo i dati degli operatori, dal primo gennaio del 2003 al primo gennaio 2015, le accise sono più che raddoppiate, segnando +117%, uno degli incrementi più alti d’Europa. E bisogna aggiungere anche l’Iva passata dal 20 al 22%. Questi fattori hanno in parte depresso i consumi del 2015, anche se le cose sono andate meglio nella seconda metà dell’anno, quando il caldo torrido di luglio e agosto, e parte di settembre, ha fatto risalire i consumi del 6,1% rispetto all’estate 2014, caratterizzata da temperature assai più miti.