In un servizio del TG5 è stata rilanciata la proposta della CNA per dare impulso all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili di artigiani e piccole imprese. Chiediamo al Governo di semplificare ulteriormente le procedure e introdurre un sistema di incentivi come per le famiglie. In poco tempo si possono realizzare 400mila impianti con conseguente risparmio di alcuni miliardi di metri cubi di gas e senza consumare territorio. Sfruttando il potenziale delle piccole imprese si può realizzare un parco fotovoltaico da 60mila megawatt, che è tre volte l’attuale la capacità installata in Italia.
CNA ha presentato la proposta in occasione dell’audizione in Senato sul DL Ucraina. In dettaglio chiediamo di istituire un sistema di incentivazione per i piccoli impianti di autoproduzione di energia elettrica (fino a 200 KW) sfruttando l’enorme potenziale di artigiani e piccole imprese che oggi non possono contare su alcun incentivo a differenza dell’utenza residenziale e dei grandi impianti. Puntare esclusivamente sulla realizzazione di grandi impianti è una risposta parziale al bisogno di stimolare l’incremento della produzione da fonti rinnovabili. I circa 140mila piccoli impianti per autoproduzione possono essere triplicati in pochi anni portando la potenza installata a quasi 20mila MW, che rappresenta l’80% della capacità attuale del fotovoltaico attivo in tutto il Paese.
CNA ribadisce la necessità di introdurre misure specifiche per la platea delle piccole imprese, prevedendo l’istituzione di un fondo dedicato al sostegno dell’autoproduzione o, preferibilmente, un credito d’imposta dell’investimento per l’installazione di impianti per l’autoproduzione da fonti rinnovabili.