vaccarino
Il Paese è chiamato a sfide impegnative, come il processo di rigenerazione urbana e di trasformazione del tessuto produttivo attraverso la transizione energetica e la digitalizzazione. Spezzare la discontinuità delle politiche di sostegno agli investimenti privati non solo è la condizione necessaria per rimettere l’Italia sul sentiero della crescita, è un tassello fondamentale per la realizzazione del Pnrr. E’ quanto scrive il presidente di CNA Nazionale Daniele Vaccarino in un editoriale pubblicato sul quotidiano Il Foglio nel quale mette in rilievo che “esiste una ricca letteratura che dimostra come la certezza e la stabilità nel tempo delle misure di incentivazione all’economia siano più rilevanti delle stesse risorse allocate. Un’equazione che dovrebbe essere nel Dna degli indirizzi di politica economica e ben codificata in un meccanismo di monitoraggio puntuale per misurare l’efficacia degli strumenti di stimolo”.
Invece il sistema delle imprese e i cittadini stanno sperimentando una pericolosa accentuazione del fenomeno, tutto italiano, di costante cambiamento in corsa di regole, criteri e modalità di funzionamento di un ampio spettro di misure con l’effetto ricorrente di minarne l’efficacia e, in qualche caso, di svuotarle completamente.
La casistica è molto ampia e limitando il raggio di osservazione alle ultime settimane i cambiamenti repentini spaziano dalle regole fiscali agli appalti, dal Superbonus 110% alla Nuova Sabatini.
Gli impulsi a modificare le regole in corsa sono di varia natura ma c’è una categoria che contrasta con lo Stato moderno: l’idea di prevenire gli abusi attraverso la norma e la costruzione di un sistema di criteri e condizioni spesso privo di coerenza e fonte di incertezza. Un tentativo velleitario di affermare i valori della legalità ex ante, affidandosi esclusivamente alla qualità normativa e rinunciando alle verifiche ex post. Un orientamento che evidenzia l’incapacità del sistema di controlli sul campo da parte delle istituzioni.
 
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