Ieri, 16 aprile, presso la sede della Confederazione, si è tenuta la Videoconferenza sulla fatturazione elettronica PA.

La grande partecipazione da parte delle sedi territoriali CNA, erano 60 le sedi collegate (dalle iniziali 39 prenotate), è segno che l’introduzione di questo nuovo obbligo normativo, che ha riformato in modo radicale il sistema di certificazione dei corrispettivi verso la PA, ha avuto un forte impatto sulla gestione quotidiana della vita delle imprese. Era necessario, dunque, dare loro risposte immediate.

L’incontro, a cui hanno partecipato rappresentanti dell’Agenzia delle entrate, della Camera di Commercio, di SOGEI e di CONSIP, è stato un utile momento di confronto ed approfondimento durante il quale le sedi e le imprese hanno avuto la possibilità di portare a conoscenza diretta delle istituzioni i problemi pratici e le difficoltà che incontrano giornalmente, ricevendo chiarimenti e delucidazioni in merito.

Lo sforzo della Confederazione, sin dall’introduzione del nuovo obbligo normativo, è stato quello di evitare che la fatturazione elettronica PA si traducesse in un aggravio di oneri amministrativi a carico delle imprese. A tal proposito, durante la Videoconferenza sono stati presentati i servizi gratuiti messi a disposizione da CONSIP e dalla Camera di Commercio e che consento di gestire l’intero ciclo di vita di una fattura elettronica PA, dalla sua emissione sino alla conservazione, fase, quest’ultima, più onerosa dell’intero processo.

Tuttavia,  i servizi di cui sopra non sono usufruibili da tutti. Il servizio fornito da CONSIP è gratuito per le sole imprese iscritte al MEPA e che abbiano almeno un catalogo attivo; quello fornito dalle Camere di Commercio, attraverso Infocamere, è usufruibile per le sole imprese iscritte nel registro delle imprese e fino ad un massimo di 24 fatture nell’arco di un anno. Restano fuori, quindi, i professionisti.

L’auspicio è che si arrivi al più presto, anche attraverso modifiche normative da recepire nei prossimi decreti attuativi della delega per la riforma del sistema fiscale, ad un sistema unico che consenta la gestione sia della fatturazione elettronica verso la pubblica amministrazione, sia quella B2B, vale a dire tra imprese. Solo allora si potrà parlare di semplificazione.

Per completezza informativa, si allega il materiale trattato durante l’incontro