Tagliato il nastro di Seafuture all’interno dei padiglioni dell’Arsenale Militari della Spezia. CNA Produzione e Nautica partecipa con proprio stand alla manifestazione che giunta alla sua quinta edizione da quest’anno compie il passo verso l’internalizzazione.

Una kermesse che è cresciuta negli anni e si afferma nel panorama nazionale ed internazionale come piattaforma di business e confronto tecnico-scientifico che mette intorno allo stesso tavolo i protagonisti dell’economia del mare: i big players (grandi imprese, armatori navali, cantieri, shipping, nautica), la Marina Militare e le piccole e medie imprese, indotto strategico che si distingue per un forte dinamismo.

La rilevanza internazionale, la partecipazione industriale e scientifica, il coinvolgimento delle Istituzioni e la qualificata presenza delle Marine Militari estere, si ritrovano nei numeri: 5000 metri quadrati di esposizione, 120 espositori, 26 Marine Militari estere, 700 Advanced B2B preorganizzati, 16 mezzi navali in esposizione, 4 conferenze internazionali e 3 seminari tecnico-scientifici.

 SEAFUTURE&MT 2016 è l’espressione delle potenzialità dell’Italia in termini di innovazione, sistemi, know-how, prodotti fortemente innovativi ad altissimo valore aggiunto, competitività e sviluppo. La rilevanza internazionale della manifestazione è confermata dalle Marine Militari estere interessate ad operazioni di refitting ed upgrading, che coinvolgono i poli industriali presenti presso i principali Arsenali Militari Marittimi italiani e dagli oltre cento espositori provenienti da tutta Italia e altri Paesi Europei.

Le navi dismesse dalla Marina Militare rappresentano, infatti, un buon affare per le Marine estere minori, perché sono garanzia di affidabilità nel tempo, in quanto progettate e costruite in Italia, dove la cantieristica ed il suo indotto sono espressione di altissimo livello di tecnologia  e innovazione, manifesto del Made in Italy nel mondo.

 L’attuazione del programma navale d’emergenza garantisce il mantenimento e l’incremento del vantaggio tecnologico nazionale ed internazionale nel settore della cantieristica. Il refitting e la vendita delle unità della Marina non più in linea, costituiscono un’alternativa vantaggiosa poiché generano lavoro per la cantieristica nazionale. L’impiego degli arsenali della Marina Militare nelle attività di refitting costituisce un ulteriore valore aggiunto in termini di competenze e strutture.

Per la Marina Militare partecipare al SEAFUTURE&MT 2016 significa supportare le imprese nazionali e, di conseguenza, il sistema Paese.

 “I numeri testimoniano quanto questo evento partito non molti anni fa è ampiamente aumentato, l’internazionalizzazione si avverte ancora più spiccata e sarà l’obiettivo delle prossime edizioni – ha commentato Giuseppe De Giorgi Capo di stato maggiore della Marina – una manifestazione di successo, non solo per i numeri, ma perché sta portando avanti temi più che mai attuali, che la Marina segue con interesse. Per esempio il Refitting che può essere veramente l’alternativa alle demolizioni, le tecnologie per le nuove navi legate al tema della sostenibilità dell’efficienza e dell’efficacia. Un evento che conferma il potenziale di questa area a testimonianza che se messo insieme a sistema civile e militare può dare ottimi risultati.”

 “Un inizio di successo, qui si stanno creando le basi per fare sistema, oltre La Spezia –  ha concluso Domenico Rossi sottosegretario alla Difesa – realizzare il “sistema paese” è  una delle cose più difficili ma è l’obiettivo massimo che l’ industria a qualsiasi livello deve porsi. La Difesa aveva bisogno di una struttura che tramite libro bianco ha visto una riorganizzazione e ora tramite legge navale si rivede la flotta anche perché Italia nel mare opera interrottamente e con un ruolo strategico determinate. Dunque prioritario è il rinnovamento e conseguenti le dismissioni navali. Qui oggi si conferma che se si uniscono gli assetti istituzionali, le prospettive e i progetti d’impresa si guarda produttivamente al futuro e la difesa è vicino ai territori, alla Spezia  non poteva non esserci combinazione tra sviluppo del territorio e sviluppo dell’arsenale.”

 “In merito al tema del Refitting navale le imprese della CNA operano garantendo competenza e sicurezza.  Si tratta di realtà che vantano esperienze pluriennali nel comparto e in linea con modelli europei tedeschi, francesi e inglesi vedono il riuso come un’opportunità nel pieno rispetto dell’ambiente. – commenta Federica Maggiani Presidente CNA La Spezia – All’interno delle navi tutte le parti motoristiche possono essere riutilizzare dalle pompe ai motori, a ciò si aggiunge il recupero dei materiali speciali, quali per esempio il rame. Operazioni in grado di generare una economia “circolare” punto fondamentale della new economy che cerca di recuperare il possibile. Le navi hanno il loro ciclo: dalla costruzione all’utilizzo sono alla fase di riutilizzo, è giusto distinguere quest’ultima dal concetto della demolizione.”

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