A poche ore dalla scadenza dei pagamenti delle tasse, è arrivata, pubblicata nella tarda serata del 2 luglio sul sito dell’Agenzia delle Entrate, la nota che “quantifica” le deduzioni forfettarie per il settore dell’autotrasporto merci cioè le spese non documentabili, riconosciute per l’anno 2015. La conferma rispetto agli anni precedenti, garantita in incontri di livello governativo e ministeriale, con tanto di verbali ed accordi, dei vecchi importi non è stata rispettata, che risultano ridotti del 60%.

Si tratta di deduzioni e crediti d’imposta legati al recupero delle spese sostenute dagli autotrasportatori per le trasferte in relazione ai trasporti personalmente effettuati dall’imprenditore, titolare di ditta individuale, o dai singoli soci di società di persone: un beneficio essenziale per la sopravvivenza di oltre 2000 imprese marchigiane.

Così si distrugge un settore che è essenziale per l’economia della regione, mettendo in crisi il sistema marchigiano, dei consorzi e cooperative dell’autotrasporto che sono costituite da oltre 1000 imprese e occupa direttamente circa 200 dipendenti di queste strutture.

Occorre ripristinare il meccanismo e le percentuali del riconoscimento di tali spese che sono state drasticamente ridotte di oltre il 60% rispetto al 2014, le imprese italiane sono costrette a ricorrere alla riduzione delle imposte con il meccanismo delle spese forfettarie per ridurre il differenziale con gli altri competitori europei che pagano costi inferiori per autostrade, gasolio, assicurazioni.

I trasportatori italiani subiscono, quotidianamente, concorrenza sleale e dumping sociale da parte di aziende di altri Paesi, principalmente dell’est Europa, ma anche di società italiane che hanno da tempo delocalizzato sfruttando l’opportunità di un costo del lavoro decisamente più basso.

Per questo la FITA CNA chiede ai Parlamentari di Camera e Senato eletti nelle Marche, ai Consiglieri Regionali appena eletti nella nuova Assemblea Legislativa delle Marche di farsi carico, secondo le modalità proprie dei rispettivi ruoli, della situazione del settore dell’autotrasporto marchigiano aggravata dalla sconsiderata azione governativa che mette in ginocchio le piccole e medie imprese del settore; di far adottare dall’Assemblea Legislativa delle Marche uno specifico ordine del giorno; farsi promotori di un’opportuna iniziativa politica e legislativa intesa a garantire i livelli di deduzione forfetaria che erano stati garantiti, dal Governo fino ad oggi; rendersi disponibili ad un confronto con la categoria, da tenersi in sede regionale.

Segnaliamo che negli uffici CNA del Fermano è disponibile la petizione da sottoscrivere, disponibile anche on line.