La questione relativa all’IMU da pagare sui terreni agricoli montani sta diventando nuovamente caotica. In dicembre il Governo ha prorogato il termine per il versamento dell’IMU sui terreni agricoli montani al 26 gennaio 2015, dopo aver ridefinito le regole previste per l’esenzione con uno specifico decreto pubblicato in gazzetta ufficiale a 10 giorni dal termine previsto per il versamento del tributo comunale previsto per il 16 dicembre (D.M. 28.11.2014, pubblicato in Gazzetta Ufficiale 6 dicembre 2014). 

Questo tempo doveva servire per ridefinire i criteri indicati nel decreto per stabilire i criteri in base ai quali un terreno poteva essere definito montano giudicati profondamente iniqui e, quindi, confermare l’esenzione dall’IMU.

Ebbene oggi, al 13 gennaio 2015, siamo nella stessa condizione di incertezza di dicembre per due motivi:

  1. il TAR ha bocciato i criteri definiti del decreto emanato per “l’assoluta incertezza dei criteri applicativi” nonché per lo scarso tempo concesso ai contribuenti per adempiere, disponendo la sospensione del decreto ministeriale riservandosi di decidere sul suo annullamento entro il 21 gennaio 2015 (a 5 giorni dal termine per il versamento).
  2. Il Governo ha promesso, giustamente, di modificare i criteri previsti dal D.M. 28.11.2014 nel prossimo Consiglio dei Ministri previsto per venerdì 16 gennaio 2015 (ad una settimana di lavoro dal termine previsto per il 26 gennaio 2015).

Alleghiamo i documenti citati. Ci asteniamo da qualsiasi commento. I fatti si commentano da soli. Ci limitiamo solo a sottolineare che per adempie all’obbligo correttamente in un mondo burocratico formato di procedure e di obblighi di versamento telematici a volte imposti, SERVE TEMPO.