Parola d’ordine: qualità. Il ritorno alla cultura “del fare” è stato il perno del convegno nazionale di CNA Reggio Emilia, in collaborazione con Kaiti Expansion, “Made in Italy 4.0”, che si è svolto al Centro Internazionale Loris Malaguzzi con il tutto esaurito: oltre 500 persone in sala, tra autorità e imprenditori. Ospiti d’eccellenza il Segretario Generale CNA Sergio Silvestrini e l’imprenditore umbro re del cashmere Brunello Cucinelli.

“Ci troviamo di fronte a un mondo ambivalente: da una parte un futuro inquietante fatto solo di macchine; dall’altro, il tentativo di umanizzare la tecnologia – ha dichiarato il segretario generale CNA Sergio Silvestrini – penso che giornate come quella odierna debbano essere l’occasione per celebrare l’orgoglio artigiano. Siamo davvero un grande Paese, con le nostre contraddizioni, incertezze, ansie autodistruttive talvolta, ma anche con la nostra storia, il senso della bellezza e dell’equilibrio delle forme che sono insite nel nostro animo. Se qualcuno pensa al bello pensa al Made in Italy. Ma la bellezza va innervata con l’innovazione per resistere allo scorrere del tempo. Il mondo artigiano deve essere aiutato in questo, e come CNA vogliamo accompagnare le imprese verso la nuova sfida del 4.0. Reggio Emilia è l’esempio perfetto di una delle tante piccole e medie città italiane che sorreggono questo Paese, con le sue eccellenze nei settori che ci rendono famosi in tutto il mondo, manifattura, agroalimentare, moda, meccanica, come hanno raccontato le bellissime video testimonianze dei nostri imprenditori”.

“La personalizzazione è il nostro segreto, la qualità dei prodotti italiani è unica nel mondo – ha concluso il segretario generale CNA Silvestrini – il nostro obiettivo, come Associazione, è quello di aiutare le pmi a fare dell’Italia il più grande paese produttore di qualità nel mondo. Come? Lavorando in sinergia con il Governo per una politica dedicata, che vada incontro alle esigenze non solo delle grandi industrie, ma soprattutto di quel 97% di imprese cha ha fino a 49 dipendenti, la vera spina dorsale del nostro Paese. Aziende che producono eccellenze che si conoscono poco ma che iniziative come quelle di oggi contribuiscono a valorizzare”.

Infatti, nel corso del convegno, sono state presentate dodici aziende di CNA Reggio Emilia, ambasciatrici del Made in Italy nel mondo, che hanno condensato la loro storia in brevi video interviste. Si tratta di Bronzoni Motori Srl, RT Restauro Tessile, Playwood, F.lli Francia, Wild Hog, Cremeria Capolinea, Hair Junior, Sitmatic, Ecodesign, AP Designs, Acetaia San Giacomo, Up 2 Go.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, che ha sottolineato la capacità di ripresa economica della nostra città, grazie all’innovazione economica e all’efficientamento di produttività delle imprese reggiane sostenuta dall’innovazione, il presidente provinciale CNA Nunzio Dallari ha parlato del “ritorno alla cultura del fare e della qualità come chiave di accesso nel futuro. Le nostre imprese vogliono essere protagoniste del futuro senza rinunciare alla manualità, alla cura dei dettagli, all’attenzione per il cliente. Non si può pensare sempre e solo al prezzo. Questo vale tanto per le imprese quanto per la Pubblica Amministrazione, che, come CNA sostiene da tempo, deve abbandonare definitivamente il principio degli appalti al massimo ribasso a favore di gare alla portata delle pmi locali”.

Sono intervenuti anche il Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e Francesco Venier, Docente di organizzazione aziendale Università di Trieste, coordinati dal Direttore Rai Emilia Romagna Fabrizio Binacchi.

Fulcro dell’intera giornata la lectio magistralis di Brunello Cucinelli, re del cashmere noto anche come imprenditore-filosofo, per la sua visione umanistica dell’impresa: “Non si può gestire l’umanità senz’anima. Noi italiani in questo siamo imbattibili, siamo stati i primi a capire il declino del consumismo. La produzione si muoverà sempre più verso due direzioni: da un lato avremo i prodotti a basso costo, industriali e standardizzati; dall’altro, i prodotti speciali, di nicchia, riconoscibili perché artigianali. La robotizzazione non deve spaventare gli artigiani; noi siamo già artigiani digitali, tutti i giorni usiamo laser, pc, macchinari. La vera sfida per il nostro Paese è ridare dignità economica e morale ai lavori manuali”.

Concetti ripresi anche dal presidente della Regione Bonaccini che ha individuato 4 punti principali messi in campo dalla Regione per tornare a crescere: il potenziamento delle infrastrutture, materiali e immateriali; la diffusione a tappeto della banda ultra larga; il rafforzamento del rapporto tra ricerca e innovazione e il mondo delle imprese; puntare sulla qualità della manifattura italiana (la seconda d’Europa, dopo la Germania) e sui distretti d’eccellenza del nostro territorio (food valley, motor valley, fashion valley).