È stato approvato dal Comitato centrale artigiani Inps il Bilancio consuntivo 2022 della Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali, con buone notizie in relazione al flusso contributivo ai fini Ivs.

Nell’anno 2022 è stato infatti accertato un dato positivo di bilancio per complessivi 9,37 miliardi di euro (7,78 miliardi di euro nel 2021), la cui voce più significativa è rappresentata dal gettito contributivo a carico dei datori di lavoro e degli iscritti alla gestione stessa di 9,131 miliardi, in aumento di 1,3 miliardi rispetto all’anno precedente.

L’aumento deriva soprattutto da una apprezzabile crescita dei versamenti contributivi eccedenti il minimale, con conseguente diminuzione, nell’anno 2022, del numero di artigiani che hanno versato i contributi Inps entro la soglia del minimale.

Il dato, afferma il presidente del Comitato centrale artigiani Antonio Licchetta, “conferma l’importanza e l’impegno del comparto artigiano per il Paese, capace di incidere positivamente anche sul gettito contributivo Inps in momenti di particolare complessità come quello attuale”.

“Non va neppure trascurato – continua Licchetta – come nell’anno 2022 risulti diminuita la spesa per prestazioni previdenziali e assistenziali della Gestione, valutata complessivamente in 12,1 miliardi di euro, con un decremento di 90,2 milioni rispetto all’anno precedente. Ciò deriva anche dal fatto che gli artigiani hanno dimostrato poco interesse ad anticipare il pensionamento laddove non sia consentito di poter continuare a svolgere la propria attività, come dimostrano i dati relativi – conclude Licchetta – alla scarsa adesione al pensionamento anticipato con Quota 103”.