Una decisione improvvida e sbagliata quella di tagliare oltre il 60% dell’importo delle deduzioni forfettarie destinate agli autotrasportatori!” È quanto afferma Danilo Gambi, presidente provinciale di FITA CNA Ravenna. “I numerosi tentativi da parte di FITA CNA e delle altre rappresentanze della categoria degli autotrasportatori, di far recedere il Governo da questa decisione hanno avuto solamente l’effetto di aprire ripetuti tavoli di confronto”.

La lettera aperta inviata al Ministro Delrio – continua Gambi – nella quale si chiedeva di annullare questi tagli spiegando chiaramente che questi incentivi sono vitali per le imprese e, soprattutto, sono definiti da anni e da sempre usati in questo periodo di scadenze fiscali, è rimasta, per ora, lettera morta. E l’ulteriore disponibilità di FITA CNA a destinare parte degli altri fondi già stanziati a questo capitolo di spesa senza ricorrere quindi a ulteriori stanziamenti, è la prova della volontà della categoria di voler contribuire, in questi difficili momenti, alla tenuta dei conti del Paese”.

“E’ in gioco il futuro dell’autotrasporto ravennate e italiano – prosegue ancora Gambi – perché si tratta di tagli che non consentono alle nostre imprese di sopravvivere e operare correttamente sul mercato. La somma necessaria a coprire le spese  per le deduzioni forfettarie è pari a circa 180 milioni di euro e, quindi, molto al di sopra dei 60 attualmente stanziati.

FITA CNA ribadendo le priorità reali per le imprese italiane – mettendo al primo posto le deduzioni forfettarie e a seguire i pedaggi, gli investimenti e la formazione  –  pensa sia possibile recuperare quella parte di risorse oggi mancanti attraverso la rimodulazione percentuale delle altre voci di costo.

Il trascorrere dei giorni senza arrivare ad una soluzione ha, in seguito, visto la dichiarazione pubblica di UNATRAS (Unione Nazionale Associazioni Trasporto Merci), nella quale è evidenziato il forte malcontento dell’Autotrasporto italiano per un confronto con il Governo che non riesce a risolvere i numerosi problemi sul tappeto”.

“La complessità della situazione per la gestione delle scadenze fiscali degli autotrasportatori – sottolinea il direttore della CNA ravennate, Massimo Mazzavillani – la loro assoluta impossibilità a rinunciare alle deduzioni fiscali forfettarie, fuori tempo massimo, e dopo che le risorse sono state assegnate addirittura per 3 anni, ha costretto FITA CNA a dichiarare lo stato di agitazione della categoria in attesa di una rapida risposta positiva al ripristino integrale delle deduzioni fiscali.

Crediamo sia comprensibile a tutti che la difficilissima situazione economica e finanziaria nella quale si trovano le imprese di autotrasporto verrà sicuramente aggravata da questo provvedimento”.

“Gran parte delle nostre imprese, che solo in provincia di Ravenna sono oltre 700, soprattutto quelle artigiane  – conclude Mazzavillani – si troveranno a subire un danno insopportabile e molte di queste saranno costrette a chiudere i battenti. Occorre, pertanto, trovare una rapida soluzione al problema. La CNA, con le sue proposte, una strada l’ha tracciata, ora attendiamo la risposta del Ministro e del  Governo”.