Balneari, Costantini a Pesaro: “Non smantelliamo un modello di successo”

“Il Governo e il Parlamento dovranno tenere conto dell’ultima sentenza del Consiglio di Stato in materia di stabilimenti balneari nell’affrontare la riforma del Demanio marittimo”. A dichiararlo il presidente nazionale della CNA, Dario Costantini, che a Pesaro ha incontrato Giacomo Gaudenzi in rappresentanza dei concessionari della provincia marchigiana, che conta oltre 250 titolari di stabilimenti balneari tra Gabicce e Marotta, mentre in regione sono oltre 900.

Secondo una prima sentenza del Consiglio di Stato del 9 novembre scorso in merito alla direttiva europea Bolkestein, gli spazi occupati dagli stabilimenti balneari dovrebbero essere messi a gara, a livello Ue, a partire dal 2024, una eventualità che danneggerebbe quanti, negli anni, hanno investito somme ingenti negli stabilimenti. CNA invece ha sempre sostenuto l’inapplicabilità della direttiva ai rapporti instaurati prima del 2009, cioè prima del suo recepimento nel nostro ordinamento.  Una posizione avvalorata da una nuova sentenza del Consiglio di Stato, datata 13 gennaio scorso, che esclude invece l’applicazione automatica e generalizzata della direttiva, sancendonene l’inapplicabilità ai rapporti concessori nati prima del 2009.

“Bisogna evitare la costruzione di una sorta di spartiacque tra imprese e concessioni, una forzatura che rischia di creare discriminazioni”, ha fatto presente Costantini, che all’incontro era accompagnato dal presidente provinciale Michele Matteucci, dal segretario territoriale Moreno Bordoni, dal presidente regionale, Paolo Silenzi e dal segretario regionale, Otello Gregorini.

Per Costantini sarebbe una sciagura far saltare questo modello di turismo che nell’arco dei decenni ha richiamato sui nostri litorali tantissimi turisti, anche da fuori Europa.

“La CNA – ha sottolineato – chiede che venga confermato il principio del legittimo affidamento da sempre sostenuto dalle nostre imprese. Chiederemo per questo a Governo e Parlamento di tenere conto dell’orientamento più recente del Consiglio di Stato in merito alla riforma del demanio marittimo. Una riforma che, speriamo, possa tenere conto più delle reali esigenze delle imprese del settore che dei pronunciamenti della giustizia amministrativa”.

“Su questo –ha concluso Costantini – vorremmo intavolare un confronto serio ridefinendo indirizzi, criteri direttivi e tempistiche. Al momento i tavoli tecnici con i competenti ministeri, sono stati già convocati e sembra esserci la volontà di trovare una soluzione che dia certezze e prospettive al settore”.