Bologna, il digitale riduce le distanze e dà una mano per il lavoro

Agevolare soggetti fragili o con disabilità ad entrare nel mondo del lavoro, grazie anche all’utilizzo di strumenti digitali, diventati ormai necessari in piena emergenza sanitaria che costringe ad una comunicazione e a rapporti sempre più “a distanza”.

È il progetto di CNA Impresa Sensibile e CNA Pensionati Bologna intitolato “L’esperienza non chiude mai bottega” che ha partecipato al bando della Fondazione Carisbo “Nuove età” e che ha consentito di ottenere un fondo di 2.500 euro che sono stati investiti nell’acquisto di strumenti hardware e software per le persone che frequentano le attività di formazione professionale della Fondazione Opera dell’Immacolata Onlus (Opimm). Il Centro di Formazione Professionale di Opimm si rivolge a giovani e adulti con disabilità mentale, disagio psichico, disabilità per malattia o trauma e/o in condizioni di disagio sociale.

La consegna ufficiale dei pc e altri strumenti digitali si è svolta presso la sede di CNA Bologna. Il direttore della CNA provinciale, Claudio Pazzaglia, li ha consegnati a Maria Grazia Volta, direttore Opimm Onlus. Erano presenti Marisa Raffa, referente di CNA Impresa Sensibile Bologna, che ha ideato e realizzato il progetto e Andrea Cossu, referente di Cedab srl, società informatica di CNA che ha reperito e consegnato le attrezzature digitali.

“CNA collabora da tempo con Opimm su progetti molto concreti – afferma Pazzaglia – Donando alla Fondazione gli strumenti digitali abbiamo voluto che la solidarietà evolvesse in azione concreta per agevolare questi lavoratori ad entrare nel mercato del lavoro anche in questa fase difficile”.

“Il nostro impegno – spiega Volta – è quello di facilitare l’inserimento al lavoro di persone adulte con disabilità. L’uso di attrezzature informatiche da quando c’è la pandemia sta diventando fondamentale per formare i partecipanti al corso e per rendere più semplice l’ingresso o il rientro nel mondo del lavoro. Il dono della CNA è stato dunque molto prezioso per Opimm”.

“In origine il progetto aveva l’obiettivo di attivare azioni solidali che portassero benefici alla comunità – spiega la referente di CNA Impresa Sensibile Bologna – Con il lockdown non è stato più possibile svolgere attività in presenza, ma siamo riusciti a riconvertire il progetto finanziando un’attività, quella di Opimm, che grazie agli strumenti digitali può svolgersi anche col distanziamento. Il bando della Fondazione ha premiato la nostra scelta”.

Ma questa è solo la prima parte del progetto. Dopo aver fornito le strumentazioni digitali, in una seconda fase CNA Pensionati individuerà tra i suoi soci degli ex imprenditrici o imprenditori che per la loro attività hanno acquisito conoscenze informatiche che sono in grado di trasferire ai lavoratori Opimm in formazione con un approccio semplice e non tecnico specifico.  Un linguaggio molto pratico appreso sul campo e finalizzato a trasferire quelle funzionalità della tecnologia utili nella vita quotidiana e comprensibili anche a soggetti più fragili.