Bonus professionisti, in campo il patronato Epasa-Itaco

Al via le domande per il nuovo bonus 600 euro dedicato a una serie di categorie che non erano rientrate nell’indennità prevista per marzo.

Si è conclusa, infatti, la prima fase relativa alle richieste del bonus per autonomi e professionisti che avevano tempo per presentare la domanda entro il 3 giugno, data poi prorogata fino all’8 dello stesso mese. Per loro la mensilità di aprile sarà erogata automaticamente.

Il nuovo bonus, previsto dal Decreto Rilancio, è un importo erogato una tantum per i mesi di aprile e maggio, dedicato a specifiche categorie di lavoratori (compresi alcuni tipi di lavoratori dipendenti). L’importo varia tra 500 e mille euro, a seconda della tipologia di lavoratore interessato.

Per il mese di maggio, in realtà, un capitolo a parte meritano, artigiani, commercianti e coltivatori diretti che hanno ricevuto il bonus a marzo e aprile. Per loro si attendono, magari in sede di conversione del Dl Rilancio, indicazioni sulla procedura di accesso al contributo a fondo perduto fino ad ora non ancora stabilita.

Sul fronte bonus 600 euro l’interesse dei cittadini è molto vivo, anche perché rappresenta una fonte di reddito minima in questo periodo di grande difficoltà dovuta alla pandemia. La domanda può essere effettuata presso i Patronati che, non a caso, sono stati sommersi di richieste da parte di chi non sa se poter ottenere o meno l’indennità.

Sulla pagina Facebook del Patronato Epasa-Itaco sono arrivati decine di quesiti che riguardano anche i dubbi di compatibilità con altre prestazioni.  La consulenza gratuita degli esperti del Patronato, accessibile anche on line su www.epasa-itaco.it, per questo, è preziosa e consente di fare la domanda con correttezza e efficacia. Vediamo alcune caratteristiche del nuovo bonus e quali sono le domande più frequenti pervenute alla pagina Facebook del Patronato Epasa-Itaco.

A chi spetta il bonus

Il bonus come detto spetta, in automatico, per il mese di aprile, ai soggetti già beneficiari dell’indennità per il mese di marzo, prevista dal Decreto Cura Italia. L’indennità spetta, invece, previa domanda, per il mese di maggio, a una serie di nuovi beneficiari. I soggetti interessati sono:

  • I liberi professionisti iscritti alla Gestione separata, con partita IVA attiva al 19 maggio 2020, che possano comprovare una riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019. Gli interessati non devono risultare iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie
  • I collaboratori iscritti alla Gestione separata, il cui rapporto di lavoro risulti cessato al 19 maggio 2020 e che non risultano iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie
  • I lavoratori autonomi, privi di partita IVA, che non risultino iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
  • Incaricati alle vendite a domicilio, con un reddito annuo per il 2019, derivante da tali attività, superiore a 5mila euro. Tali lavoratori devono avere partita IVA attiva e iscrizione alla Gestione Separata, alla data del 23 febbraio 2020. È richiesto, inoltre, che essi non siano iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
  • I lavoratori dipendenti del settore turismo e stabilimenti termali con qualifica di stagionali che abbiamo subito la cessazione involontaria del rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020. Gli interessati non devono avere altro rapporto di lavoro dipendente attivo al 19 maggio 2020
  • I lavoratori in somministrazione in imprese operanti nel settore turismo e stabilimenti termali, che abbiamo subito la cessazione involontaria del rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020. Gli interessati non devono avere altro rapporto di lavoro dipendente attivo al 19 maggio 2020
  • I lavoratori iscritti all’ex ENPALS (spettacolo) con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019, con un reddito – per lo stesso anno – non superiore a 50mila euro, oppure che abbiano almeno 7 contributi giornalieri versati nell’anno 2019, con un reddito – per lo stesso anno – non superiore a 35mila euro. Per entrambe le casistiche, non deve essere attivo altro rapporto di lavoro dipendente alla data del 19 maggio 2020
  • I lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali con cessazione involontaria del rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e che abbiano svolto, nel medesimo periodo, almeno trenta giornate di lavoro
  • I lavoratori intermittenti che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020

Chi è in cassa integrazione può richiedere il bonus?

La norma prevede che alla data di presentazione della domanda non deve esserci alcun rapporto di lavoro dipendente e quindi il beneficiario non può richiedere il bonus stesso. La cassa integrazione, infatti, non comporta la cessazione del rapporto di lavoro, ma una sua sospensione.

I lavoratori stagionali del turismo che hanno preso il bonus 600 euro a marzo e aprile devono rifare la domanda per il mese di maggio?

Per ottenere il bonus del mese di maggio sarà necessario inviare nuovamente la domanda.

Si può richiedere il bonus di 600 euro se si percepisce il reddito di cittadinanza?

L’indennità di 600 euro non era compatibile, per la mensilità di marzo, con il reddito di cittadinanza. Il Decreto Rilancio ha previsto, invece, ma non per tutte le categorie, che il RdC venga integrato fino a concorrenza dell’importo dell’indennità stessa, per le mensilità di aprile e maggio. Oltre tale importo, i due trattamenti sono incompatibili.

Per i braccianti agricoli a maggio non viene dato il bonus come marzo e aprile?

Per questa categoria di lavoratori, il DL Rilancio non ha previsto l’emissione dell’indennità per il mese di maggio, ma solo per la mensilità di aprile.