La CNA di Ancona auspica che il restyling della centralissima piazza segni l’inizio di un programma di sviluppo che faccia respirare le imprese del comparto e soprattutto rimetta in sesto il capoluogo, anche con un occhio alla periferia

Venerdì verrà inaugurata la nuova piazza Cavour, una tappa che Cna ritiene la prima di un necessario piano di sviluppo in più anni (fino a fine legislatura) che da una parte ponga rimedio ad una necessaria manutenzione ormai non più derogabile e dall’altra metta in circolo investimenti pubblici necessari a dare respiro alle imprese del settore.

“Dopo i lavori di piazza Cavour – sostiene il segretario della Cna dorica Andrea Cantori – e i successivi lavori di Viale e Passetto, è fondamentale continuare nelle opere pubbliche, in particolare quelle di manutenzione. Questo perché la città necessita di una manutenzione stradale da troppo tempo in attesa di risposte. Gli investimenti pubblici in questo comparto sono fondamentali a nostro avviso se si vuole parlare di ripresa e nella situazione attuale solo il settore pubblico può movimentare lavori tali da permettere di far respirare l’economia locale e il comparto delle pmi”.

“Per tale ragione – continua Cantori – chiediamo all’amministrazione anconetana un impegno per i prossimi anni, fino a fine legislatura, per condividere insieme le priorità degli interventi. E’ sotto gli occhi di tutti che alcune zone della città necessitano investimenti urgenti in manutenzione, non possiamo certo fermarci a piazza Cavour perché, come hanno dimostrato le recenti elezioni amministrative, una città vive anche in periferia. Da anni la nostra associazione, in tutta la provincia, cerca di far comprendere alle amministrazioni che occorre un’attenzione verso le città nel loro insieme. Il restauro di piazza Cavour, e quello futuro del Viale e del Passetto, sono sicuramente positivi, ma devono essere l’inizio di un percorso. Ci sono centinaia di migliaia di imprese, per non parlare di cittadini, che vivono e lavorano nella periferia di Ancona, dove strade, marciapiedi, aree verdi necessitano di provvedimenti”.

Cna ribadisce ancora con forza – conclude Cantori – che la delicata congiuntura richiede interventi e programmazione di investimenti pubblici, non potendo più contare su quelli privati”.