“I dati sull’economia in Polesine quali la diminuzione di attività economiche, la contrazione dell’occupazione, la difficoltà nell’ottenere credito da parte delle piccole imprese e la pesante tassazione locale, sono elementi che dovrebbero far riflettere gli Amministratori Comunali ed in particolare quelli del Comune capoluogo.”

Lo afferma il Direttore della CNA Alessandro Monini il quale sottolinea che, pur comprendendo le difficoltà economiche dei Comuni, ritiene che vi è la necessità di una forte iniziativa complessiva del territorio, alla luce anche di significative esperienza sviluppate nel corso di questi mesi da alcune Amministrazioni. “Vi è l’esigenza – sottolinea Monini – che il Comune capoluogo svolga un ruolo da protagonista con l’obiettivo di  costruire, nel medio-lungo periodo, le condizioni per offrire  opportunità  non solo agli imprenditori oggi in attività, ma anche a coloro che intendono avviare un percorso imprenditoriale, oltre che a creare situazioni  di migliore attrattività del territorio.”

Il primo tema – afferma Monini – riguarda la tassazione locale e la preoccupazione che nel 2017 possa ulteriormente aumentare; già le aliquote delle varie imposte e tariffe sono in città al massimo e pesano nei bilanci delle aziende le quali sono sempre più gravate da adempimenti e da maggiori costi della pubblica amministrazione. Se poi, considerato quanto sta avvenendo sul tema dei rifiuti in provincia di Rovigo, la prospettiva per il 2017 sarà quella di un aumento delle tariffe, il rischio è di aggravare pesantemente i costi per le imprese, penalizzando ulteriormente quelle che già smaltiscono i rifiuti a loro carico che già oggi si trovano a dover pagare due volte la tassa sui rifiuti.

Un secondo ambito di intervento su cui il Comune capoluogo dovrebbe svolgere un ruolo da protagonista   – prosegue Alessandro Monini –  riguarda le infrastrutture della città ed in particolare  la dotazione della  banda ultra larga attraverso il posizionamento della fibra ottica oggi assente sia in   alcune aree artigianali e commerciali importanti della città che in alcune frazioni, svolgendo una parte attiva nei rapporti con gli Enti, pubblici e privati, impegnati a sviluppare la fase di attuazione dell’Accordo di programma tra Regione Veneto e Ministero dello Sviluppo Economico.   

Un impegno in questa direzione – spiega il Direttore CNA – deve  essere finalizzato anche ad assicurare una migliore connettività alle imprese cittadine considerate le difficoltà che talvolta si riscontra nel presentare richieste di finanziamento per quelle procedure attivate attraverso il click day; ottenere una maggiore connettività significherebbe inoltre poter sviluppare nel territorio anche gli impianti per la video sorveglianza dando anche impulso alla  domotica negli edifici ed attuando le iniziative della Smart city.

Altri vantaggi arriverebbero – chiarisce Alessandro Monini – dall’alfabetizzazione digitale della popolazione coinvolgendo in un progetto ampio le scuole, i giovani universitari, le imprese del settore in linea con quanto sta avvenendo in altre realtà comunali con il Sistema pubblico dell’identità digitale (Spid).

Per la parte logistica a distanza di anni l’unica strada, parlando dell’Interporto, che il Comune sembra   percorrere è quella della fusione con Padova, senza approfondire altre ipotesi di integrazione come, per esempio,  essere protagonisti, assieme alle altre realtà venete,  del sistema interportuale a livello di pianura padana, sminuendo, quindi, l’importanza della intermodalità e soprattutto le opportunità della navigazione commerciale e turistica fluviale, per la quale la Regione nel corso di questi anni ha investito molte risorse e che potrebbero interessare le oltre 600 imprese dell’autotrasporto polesane.

Attendere – prosegue il direttore di Cna Rovigo – che l’Interporto spa alzi la bandiera bianca a causa non solo dell’ennesima gestione in perdita, ma di tatticismi che hanno poco a che fare con scelte economiche e di interesse per le imprese, significa privare Rovigo di altre opportunità per il futuro.

Sollecitiamo – continua Alessandro Monini – il Comune ad affrontare con una programmazione delle attività il tema della sostenibilità ambientale , attraverso azioni per sviluppare la riqualificazione in edilizia e l’efficientamento energetico senza aspettare l’emergenzialità conseguente al superamento del pm 10. Siamo favorevoli ad intese che coinvolgano il sistema bancario, offrendo opportunità ai cittadini di cogliere non solo i bonus fiscale a livello nazionale, ma intervenendo anche a livello locale, creando prospettive per le imprese del settore dell’edilizia diminuite del 35% in questi anni.

Parlando di sinergia pubblico-privato proponiamo che il Comune si faccia carico di attivare una iniziativa affinchè anche Rovigo sia sede di un percorso ITS, ovvero un percorso di formazione post diploma per una specializzazione tecnica di alto profilo, presente negli altri Capoluoghi di Provincia veneti tranne Belluno, oltre a collaborare con quelli già presenti in Veneto.

A Verona ed a Padova, per esempio, è già presente un corso sulla logistica, mentre Rovigo potrebbe essere sede di un percorso di specializzazione nel settore della sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica oltre alla progettazione esecutiva integrata (BIM) con l’intento  di formare giovani  tecnici che utilizzino le moderne tecnologie di rilevamento del rapporto edificio-territorio per la conoscenza delle caratteristiche geomorfologiche del territorio, la prevenzione di dissesti idrogeologici, la verifica delle ricadute degli effetti  sismici, che  attivino metodologie di progettazione esecutiva integrata.

Programmare la città – evidenzia il Direttore CNA – significa anche pensare alle dinamiche della popolazione ed alle nuove esigenze; da una parte la popolazione anziana che aumenta dall’altra il tema della conciliazione del tempo di vita, di lavoro, di genitorialità; per questo il Comune può  attivare sinergie pubblico – private affinchè si costruisca e si consolidi nel territorio una   “rete di servizi alle famiglie,,  moderna , ispirata al principio della sussidiarietà   ed in grado di fornire  risposte alle nuove esigenze della comunità.

La Regione Veneto, sta ponendo con i fondi comunitari molta attenzione alla creazione di nuove imprese culturali, creative dello spettacolo; riprendendo un percorso compiuto anni fa con il compianto Assessore Gabbris Ferrari. Rovigo potrebbe attivare una serie di percorsi lavorativi di integrazione dell’importante patrimonio culturale presente in città, valorizzando i percorsi formativi attivati dagli Istituti Superiori locali e sviluppando altre iniziative come nel campo del restauro nel quale come CNA da anni siamo impegnati.

La nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione di Rovigo Cultura potrebbe, in questo senso, rappresentare una opportunità per creare sinergie ed opportunità di relazioni.

Quelle indicate – conclude Alessandro Monini –   oltre ad essere delle proposte, contengono iniziative già in atto e per questo sollecitiamo il Comune ad adoperarsi affinchè nel campo economico fornisca alla città un Piano strategico per l’economia, coinvolgendo le rappresentanze economiche e sociali, pensando al futuro delle imprese, dei lavoratori, dei cittadini, puntando ad una città “intelligente”, dinamica e veloce con una prospettiva ben definita.”