“Questa situazione non è più accettabile. Le imprese devono lavorare e in questo modo non facciamo altro che creare ulteriori problemi e difficoltà a chi già subisce gli effetti della crisi, delle tasse e della burocrazia. La viabilità deve essere ripristinata e garantita. Non possono esserci impedimenti, rallentamenti e rischi connessi alla scarsa visibilità”.

Dopo gli ultimi provvedimenti della Provincia di Pistoia con cui sono stati imposti limiti di velocità su alcune strade, ad intervenire è la CNA con il presidente della FITA, Riccardo Bolelli. “Ci rendiamo perfettamente conto – afferma Bolelli – che gli enti locali, Provincia in primis, non navigano in buone acque. I problemi economici a cui si aggiungono i vincoli di bilancio impongono tagli e scelte difficili. Per questo non siamo qui a colpevolizzare o a criticare nessuno. Vogliamo solo far presente una problematica e lanciare un grido a nome delle imprese che non possono subire danni da questa situazione”.

I provvedimenti della Provincia, due ordinanze emanate a distanza di una decina di giorni, riguardano l’imposizione di limiti di velocità molto stringenti su due strade, la via Camporcioni, il cui limite in un tratto è sceso a 40 chilometri orari, è la strada provinciale Val di Forfora, il cui limite è sceso addirittura a 30 chilometri orari. Le motivazioni di tali atti sono da imputare alla necessità di garantire la sicurezza della viabilità su tali arterie dove a causa della crescita dell’erba la carreggiata è ridotta e la visibilità è limitata. Del taglio dell’erba avrebbe dovuto occuparsi la Provincia che però non ha le risorse per intervenire.

“Il limite imposto in Val di Forfora – continua Bonelli – penalizza ulteriormente le aziende che si trovano in montagna. Quest’ultime già subiscono gli effetti negativi di strade strette, tortuose, su cui in inverno avvengono frane e smottamenti. A tutto ciò si aggiunge questo ulteriore provvedimento che rallenta la circolazione degli automezzi. Per non parlare della Camporcioni, strada ad alta densità di traffico e arteria fondamentale di collegamento di zone con alta presenza di imprese, che deve anzi garantire la perfetta circolazione di auto e camion. Ci auguriamo interventi immediati per tornare a lavorare nella normalità, in un contesto generale nel quale la carenza di adeguate infrastrutture rappresenta uno dei principali limiti della competitività delle imprese”.