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CNA Fita Taxi, insieme alle altre associazioni di categoria, ha aderito alla manifestazione nazionale indetta dagli imprenditori del trasporto taxi.

Una giornata di mobilitazione nazionale con l’obiettivo di sensibilizzare la politica sul perdurare di un’insostenibile situazione economica che ha colpito il settore con manifestazioni e presidi organizzati in numerose città.

Tra le principali proposte rivolte dalla categoria alle Istituzioni: un sostegno economico specifico tramite la costituzione di un fondo di 800 milioni di euro per il 2021 allo scopo di sostenere la ripartenza dell’intero comparto, la sospensione e la proroga di mutui, leasing e finanziamenti, un anno “bianco” fiscale a valersi sino al 2022, la semplificazione delle procedure comunali per l’utilizzo dei voucher taxi, la concessione di un ecobonus per l’acquisto delle auto elettriche sul modello del Superbonus 110%, la reintroduzione della detassazione delle accise sui carburanti.

“I tassisti e tutto il trasporto pubblico non di linea – commenta Riccardo Carboni, portavoce nazionale del comparto Taxi di CNA – fanno parte di una categoria tra le più colpite della crisi. Da oltre un anno, sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, gli imprenditori di questo settore, seppure gravemente colpiti sul piano economico e finanziario, hanno costantemente garantito un servizio essenziale. Nonostante le disattenzioni, se non le amnesie, della politica nei loro confronti”.

Conferme che arrivano anche dai dati elaborati dal Centro Studi di CNA che per il 2020 segnala un calo medio del fatturato degli operatori pari al 70%.

“Nonostante un alleggerimento delle restrizioni derivanti dal passaggio in zona gialla di molte regioni – conclude Riccardo Carboni – il mercato non sta ripartendo: questi lunghi mesi di pandemia hanno pesantemente condizionato le abitudini delle persone e serviranno concreti aiuti al settore per consentire alle imprese di continuare a operare”.

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