CNA Fita Taxi non parteciperà al “fermo” dei taxi proclamato per domani, martedì 10 ottobre. Insieme a numerose altre sigle del settore CNA Fita Taxi ha inviato al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e al ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, una lettera nella quale vengono ribadite e spiegate alcune posizioni in merito al contenuto dell’articolo 3 del Decreto Asset e chiesto un incontro.

In particolare, viene rilevato che:

  • il livello di adeguamento degli organici al 20% oltre la soglia attuale non appare fondato su alcun elemento di certo bisogno;
  • il testo non dice nulla rispetto all’impellenza di salvaguardare i provvedimenti emessi dalle amministrazioni locali in osservanza delle norme del Decreto Bersani in materia di licenze stagionali, di cui il Decreto Asset dispone l’abrogazione;
  • non viene risolto in maniera incontrovertibile il problema dell’inquadramento delle seconde guide; peraltro, pur apprezzando l’idea di sburocratizzare l’accesso alla professione appare rischioso permettere di avviare l’attività di tassista senza la preventiva verifica dei requisiti di idoneità professionale e di onorabilità.

Inoltre, secondo CNA Fita Taxi e le altre sigle firmatarie della lettera ai ministri Salvini e Urso, gli incentivi per la sostituzione dei mezzi, utilmente orientati alla transizione ecologica del parco auto circolanti, non risultano ancora assistiti da procedure operative per la materiale fruizione dell’agevolazione.