Non più solo artigianato, ma anche industria, commercio e professioni: la CNA cambia pelle ampliando il terreno della rappresentanza. Da storica associazione di categoria che dà voce e tutela gli artigiani e le piccole imprese, a organizzazione che guarda al futuro in un territorio che è mutato profondamente non solo nelle modalità di produzione ma anche negli attori economici protagonisti di questa nuova fase di sviluppo.

Giovedì 27 gennaio, il Consiglio provinciale della CNA, formato da 63 imprenditori e imprenditrici trevigiani, si è riunito e ha votato le modifiche statutarie che traghettano la CNA nella nuova tappa del sua settantennale presenza. Passaggio che apre la stagione congressuale per il rinnovo del gruppo dirigente e culminerà con il congresso territoriale di maggio.     

«Una serata all’insegna della coesione associativa e dello sviluppo – afferma Alfonso Lorenzetto, presidente territoriale di CNA Treviso -. CNA si adegua ai tempi e alle trasformazioni della società e dell’economia per continuare a rimanere un’organizzazione competitiva,  capace di interpretare  e dare voce ai bisogni di chi produce sul territorio, in grado di fornire alle imprese associate servizi sempre più innovativi.  I temi che dibatteremo nella stagione congressuale che si apre riguarderanno certo l’impresa, a cominciare dall’irrisolta questione fiscale, ma anche le grandi questioni del nostro tempo dal welfare alle pensioni, dalla sanità alla mobilità. Siamo un’Associazione di liberi cittadini e liberi imprenditori. Assolveremo puntualmente soprattutto un compito che ci sta a cuore: pungolare la politica perché torni ad essere una Politica con la “p” maiuscola in grado di leggere e interpretare correttamente i cambiamenti di questo tempo e di immaginare e mettere in campo risposte che costruiscano il futuro delle prossime generazioni di questo territorio». 

Le modifiche statutarie, che recepiscono a livello locale quelle inserite nel 2015 nella carta associativa nazionale, riguardano, oltre all’ampliamento della rappresentanza a nuovi soggetti economici, una nuova articolazione dei livelli di governo dell’organizzazione che ora saranno quattro: territoriale, regionale, nazionale ed estero.

Via dunque i “provinciali” e spazio ai territori secondo un ridisegno della governance in linea con quanto è accaduto a livello istituzionale con l’abolizioni delle Province.

Per rafforzare i legami con le imprese è stata inoltre revisionata la struttura dei mestieri che sono ora 44, organizzati a livello nazionale e regionale in 10 unioni.

Accanto allo storico gruppo di interesse che rappresenta i pensionati, nasce inoltre CNA Cittadini che articola una gamma di servizi a 360 gradi destinata ai privati. 

Con la tappa di ieri sera, si è avviata la campagna congressuale per il rinnovo dei gruppi dirigenti dell’Associazione che culminerà con il congresso territoriale di maggio.