“Il lavoro abusivo avvelena la società, fermiamolo insieme”

Non un semplice slogan, ma la concreta testimonianza di un impegno costante nel tempo che ha visto CNA e Confartigianato di Ravenna protagoniste già a partire dai primi anni Novanta con la creazione, prima esperienza in Italia, dell’Osservatorio provinciale contro l’abusivismo. Da quegli anni di acqua sotto i ponti ne è passata tanta ma di risultati, di quelli concreti per intenderci, purtroppo ne abbiamo  visti pochi.

Per CNA e Confartigianato combattere l’abusivismo significa stare al fianco degli imprenditori che svolgono la loro attività nel rispetto delle regole, garantendo così anche i consumatori.

Chi svolge un’attività abusiva non ha i requisiti minimi di professionalità, non esegue un lavoro a regola d’arte e mette a rischio la sicurezza e la salute dei cittadini, non paga le tasse, non versa contributi, non rispetta i contratti di lavoro né le leggi sull’ambiente, espone a rischi chi si avvale dei suoi servizi ed esercita una forma di concorrenza sleale nei confronti delle tante imprese che operano nella legalità, mettendo a rischio la loro sopravvivenza.

L’abusivismo va fermato, immediatamente!

Per noi diventa indispensabile che la lotta si concentri contro quelle forme di “nero totale”, ovvero verso quelle attività che vengono definite “fantasma” , del tutto sconosciute al Fisco, che operano nel completo ed evidente disprezzo delle regole e in un regime di assoluta evasione fiscale.

Le Associazioni artigiane della provincia di Ravenna hanno firmato nel 2014  un importante Protocollo d’intesa con i Comuni del territorio, a cui chiedono il massimo impegno a favore delle migliaia di imprese che, pur fra mille problemi, lavorano quotidianamente nel pieno rispetto delle regole.

Per questo, a breve, presenteremo i dati relativi alle segnalazioni effettuate e gli esiti dei controlli da parte delle Polizie Municipali. Chiediamo a tutte le Istituzioni di impegnarsi con più determinazione di quanto stanno facendo ora, per contrastare le attività illegali sul territorio. CNA e Confartigianato  chiedono, pertanto, alle Istituzioni di utilizzare tutti i mezzi a loro disposizione per contrastare e bloccare  immediatamente questi fenomeni che mettono a rischio la sopravvivenza stessa di tante piccole imprese.

I controlli vanno dunque intensificati; e quando ci sono tante attività invisibili al Fisco che continuano a lucrare senza pagare tasse e contributi, senza il rispetto della sicurezza e delle norme più elementari, non è giusto accanirsi verso i soggetti che operano alla luce del sole e che, soprattutto in questa fase di grande crisi, non riescono a sostenere una pressione fiscale sempre più forte e che ha toccato livelli mai raggiunti prima d’ora.

Da parte nostra, rinnoviamo l’impegno nelle attività di segnalazione degli abusivi agli organismi competenti a svolgere i controlli, di supporto alle imprese e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Con i due indirizzi di posta elettronica messi a disposizione degli imprenditori e dei cittadini per segnalare a CNA e Confartigianato con una e-mail chi uccide il lavoro di tutti gli artigiani che operano nella legalità abbiamo cercato di facilitare il compito di chi fatica ancora a denunciare questi abusi. Ce ne facciamo e ce ne faremo carico noi!

Ma siamo consapevoli che tutto ciò non basta. Occorre fare un grande salto culturale per superare quelle forme di connivenza che stanno alla base del rapporto tra abusivo e consumatore, poco attento alla sicurezza e alla qualità delle prestazioni e dei prodotti. Per questo riteniamo fondamentale attivare anche  percorsi di informazione che partano dal principio di tutelare il consumatore rendendolo più consapevole nell’acquisto di beni e servizi “certificati” dalle imprese regolari.

La lotta per battere l’abusivismo è estremamente difficile ma riteniamo che ci siano tutte le condizioni e gli strumenti per sconfiggere il fenomeno.