“Nessuna scossa al commercio. I saldi non stanno andando come ci si aspettava, nonostante le vendite autunnali avessero fatto ben sperare. Il fatto che siano iniziati di giovedì non ha aiutato, secondo i nostri commercianti”. Le amare considerazioni di Dino Spallanzani, presidente provinciale CNA Commercio, a una settimana dall’inizio dei saldi invernali conducono a un interrogativo posto più volte dall’Associazione di via Maiella: ha ancora senso regolamentare l’attività di vendita promozionale?

I “ribassi” di fine stagione, che hanno visto il boom in Italia negli anni ’80, avevano un effetto notevole sugli acquisti in passato; oggi, complice la crisi, non sono più una spinta allo shopping sfrenato.

“I saldi ormai sono poco credibili – continua Spallanzani – perché i consumatori sono molto più attenti e a caccia di affari tutto l’anno. Creano più movimento e fanno entrare in negozio persone nuove, ma non si traducono automaticamente in acquisti e per l’esercente possono tradursi in multe più o meno salate per una minima carenza delle cavillose norme che li regolamentano. E’ tempo di andare oltre i saldi e lasciare il commerciante libero di organizzare le vendite promozionali nei periodi e con le modalità che ritiene più opportuni”.

Quest’anno si è aggiunto un provvedimento regionale, non tempestivo (delibera del 9 novembre 2016), che ha vietato le vendite promozionali nei 30 giorni prima dei saldi. La novità ha portato solo molta confusione, tanto che in città, così come nella grande distribuzione, si sono tranquillamente visti cartelli con offerte e promozioni esponendo molti commercianti al rischio di sanzioni (del valore di 1.023 euro).

“Secondo la nostra Associazione – conclude il presidente CNA Commercio – ha più senso insistere sulle azioni promozionali collettive, che cercano di valorizzare i piccoli commercianti in centro storico attraverso iniziative con una chiara riconoscibilità. Abbiamo avuto esempi eccellenti come il Black Friday e la prima edizione dello sbaracco promossa da CNA, che sarà replicata al termine dei saldi invernali”.