Vanno forti gli aeroporti della Sardegna ma il trasporto locale è una lumaca

Continua a crescere l’offerta aeroportuale della Sardegna. Rispetto al 2018 l’Isola guadagna posizioni rispetto ai suoi competitor naturali e conferma un livello di offerta competitivo soprattutto sotto il profilo dei prezzi. Migliora anche il servizio di autonoleggio, da sempre punto dolente dell’offerta integrata regionale rivolta ai vacanzieri che scelgono l’aereo per raggiungere l’Isola. La Sardegna si conferma, inoltre, facilmente raggiungibile in termini di durata complessiva del viaggio, che riflette la buona presenza di voli diretti a costi competitivi dà e verso i principali aeroporti europei.

Per arrivare in Sardegna la settimana di Ferragosto dai principali aeroporti dell’Europa centro settentrionale, una famiglia tipo di quattro persone spenderà in media 835 euro (andata e ritorno): circa 100 euro in meno rispetto al 2018 (un calo del -10%). Meglio della Sardegna fanno le inarrivabili Baleari, con soli 561 euro, e la regione portoghese dell’Algarve (764 euro).

Sono abbastanza confortanti i dati che emergono dalla annuale simulazione di booking effettuata dalla CNA Sardegna a cavallo dei mesi di maggio e giugno per mettere a confronto i risultati dei maggiori competitor naturali della Sardegna nell’attrazione dei turisti diretti nelle località del Mediterraneo (Baleari, Corsica, Creta, Cipro, Algarve, Croazia Adriatica e Sicilia).

Il report della CNA registra un risultato incoraggiante che riduce leggermente la forbice con le destinazioni più economiche, ovvero le Baleari. “Il livello di offerta raggiunto dal sistema aeroportuale dell’Isola è sicuramente competitivo, migliora in termini di combinazioni, prezzo e voli diretti – commentano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della CNA Sardegna – il costo del noleggio auto rimane il punto dolente, ma finalmente si registra un segnale di riduzione dei prezzi. Alla luce del buon livello raggiunto in termini di costi e collegamenti – evidenziano i vertici della CNA Sarda – è oggi necessario puntare sullo sviluppo del trasporto interno, e non solo in termini di collegamenti da e verso gli aeroporti dell’Isola. Il miglioramento del trasporto pubblico locale diventa l’elemento cruciale per favorire la fruibilità di siti culturali, archeologici e naturalistici e incidere sui livelli di mobilità dei turisti sul territorio, anche di coloro arrivati sull’Isola in aeromobile e privi di un mezzo proprio al seguito”.