Si è svolto nei giorni scorsi il consueto incontro annuale tra i Direttivi comunali delle Associazioni dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa e il sindaco Fabrizio Matteucci, affiancato dagli assessori Libero Asioli e Roberto Fagnani.
Un incontro che, come sempre, è stato incentrato su una discussione approfondita, e spesso appassionata, sui problemi e sulle prospettive dell’economia ravennate.
Oggi che l’economia italiana dà alcuni segni di ripresa, a Ravenna va però segnalata la grave crisi di settori trainanti per il territorio con grande preoccupazione delle imprese artigiane che lavorano nella filiera.
Off Shore, distretto chimico e fondali del porto rappresentavano le tre grandi incognite in grado di fare la differenza per il sistema economico locale.
Purtroppo durante l’anno non si sono sbloccate le incognite che pesano ancora sui settori sopracitati. Le Associazioni artigiane hanno seguito costantemente le vicende legate al Distretto dell’Off Shore (7000 occupati) purtroppo in grande difficoltà per fattori internazionali, ma anche nazionali legati alle incertezze determinate da una legislazione ondivaga e ai vari comitati nazionali cosiddetti No triv.
Il Distretto della Chimica, strategico per Ravenna e per migliaia di imprese locali, da troppi anni senza investimenti e con la grande incertezza delle ultime settimane legata alla dismissione annunciata dall’ENI.
L’escavo dei fondali del porto bloccato dalla burocrazia e dalle polemiche non sembra essere facilmente cantierabile nei prossimi mesi. Il 2015 si è chiuso con un leggero aumento delle merci movimentate. E’ chiaro che con il passare del tempo e, soprattutto, con gli altri porti che scavano e crescono, la situazione si sta aggravando.
Anche il comparto delle costruzioni ha trovato molto spazio nella discussione. Cna e Confartigianato propongono iniziative concrete che prevedano percorsi autorizzativi dedicati e veloci, e incentivi all’adeguamento sismico e all’efficientamento energetico degli immobili.
Anche gli appalti pubblici devono tornare a essere un volano importante per l’imprenditoria locale soprattutto dopo lo sblocco del famigerato Patto di Stabilità che ha liberato risorse importanti per investimenti nel nostro comune.
I Direttivi delle due Associazioni hanno poi rilanciato l’appello all’Amministrazione Comunale affinché intervenga sulla Regione Emilia-Romagna per modificare radicalmente il Piano Regionale dell’Aria (PAIR 2020) nella direzione di un maggiore realismo e di maggior concretezza.
Sicurezza, fisco locale, RUE, abusivismo, collegamenti e infrastrutture, traffico, sono stati gli altri argomenti principali trattati da Assessori e dirigenti delle Associazioni, in un confronto concreto che, pur senza ‘sconti’ tra le diverse opinioni, dimostra come sia ancora possibile e costruttivo, in questa città, il dialogo tra chi amministra e chi rappresenta le realtà più dinamiche dell’economia.
Un ultimo tema su cui si è ragionato è stato quello del turismo. Le Associazioni artigiane hanno sollecitato una maggiore integrazione tra soggetti per valorizzare interamente il territorio e i suoi prodotti di eccellenza (come il mosaico o l’enogastronomia). E magari, maggiori discussioni su progetti concreti (come quelli presentati dalle Associazioni artigiane in questi anni) e meno su questione come…il conteggio degli ingressi gratuiti alla Tomba di Dante.
Il Sindaco ha condiviso le preoccupazioni espresse durante la serata sui comparti della chimica e dell’off shore, e ha illustrato l’azione dell’Amministrazione Comunale per contrastare ipotesi che metterebbero in ginocchio questi settori strategici per Ravenna.
Matteucci, nel concludere , ha ringraziato le Associazioni artigiane per il contributo costruttivo portato durante i dieci anni della sua legislatura, durante i quali il confronto è stato schietto ma sempre leale e corretto.

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