“Il 95% delle imprese italiane ha meno di 10 addetti e vi assicuro, per esperienza personale, che spesso è fonte di disagio avere a che fare con una grande quantità di dati dei nostri clienti, dati che quasi mai ci appartengono ma che implicano una grande responsabilità per le nostre aziende”. È quanto ha evidenziato il Presidente Nazionale CNA, Dario Costantini, intervenendo alla Conferenza internazionale del Progetto ARC 2, promossa dal Garante della privacy italiano e dall’autorità croata.

Un’occasione per ribadire l’importanza dell’innovazione e del sistema delle piccole imprese. Ma anche un’occasione – ha sottolineato Costantini – per consolidare la collaborazione tra associazioni come la CNA e il Garante per aiutare le PMI a gestire correttamente i dati. “La CNA è qui oggi per ringraziare tutti gli attori di ARC 2 per l’attenzione alle micro, piccole e medie imprese italiane. Abbiamo già un piede nella prossima sfida che si chiama intelligenza artificiale. Non possiamo permetterci di sbagliare per il rispetto e la tutela dei nostri clienti, ma non possiamo neanche permetterci di avere paura e non far progredire il nostro paese e le sue imprese”.

Costantini si è soffermato sull’internet delle cose, sulla straordinaria evoluzione degli ultimi 30 anni. Esattamente nel 1994, per i mondiali di calcio, arriva in Italia il cellulare e “siamo diventati reperibili 24 ore su 24, nel privato ma soprattutto nel lavoro”. Dieci anni dopo arriva lo smartphone e poco dopo un manager formula una previsione che ci fece sorridere: “Tutto ciò che non potrà entrare in un uno smartphone semplicemente non sarà utile e non avrà ragione di esistere. La realtà è sotto gli occhi di tutti”.

Il Presidente CNA offre alla platea la prospettiva dell’impresa artigiana sul delicato tema del trattamento dei dati. “Noi artigiani imprenditori d’Italia ogni giorno entriamo nelle vostre case con 600mila imprese e 2 milioni di addetti. Conosciamo i vostri orari, la disposizione delle pareti delle vostre case, sappiamo quante persone vivono con voi, i vostri stili di vita”. Un esempio semplice: il termostato della caldaia. La sua funzione è accendere e spegnere la caldaia e regolare la temperatura. “Ma le famiglie italiane, probabilmente a causa dell’alto costo delle bollette, sono quelle in Europa che hanno investito di più in soluzioni smart per le proprie case. E allora il termostato quando si collega allo smartphone diventa un magazzino e un elaboratore di tantissimi dati. Conosce molte più cose di voi dei 600mila artigiani che entrano nelle case degli italiani. Conosce le strade che imboccate, capisce se state tornando a casa e se state andando in palestra, sa a che ora cenate. Quei dati sono molto importanti per i nostri clienti, ad esempio consentono di risparmiare energia”. Ma sono importanti anche per l’avanzamento complessivo del Paese. Per la CNA è cruciale che le imprese possano adattarsi rapidamente all’innovazione tecnologica e al tempo stesso allinearsi alle relative normative, comprendendone i vantaggi e i potenziali pericoli. “È essenziale continuare ad aiutare le PMI a gestire correttamente i dati e a non aver timore di farlo in un mondo che corre veloce”.