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Il presidente nazionale di CNA, Dario Costantini, ha partecipato alla cerimonia di premiazione annuale delle migliori realtà imprenditoriali della Catalogna organizzata a Barcellona da Pimec, associazione che riunisce le piccole e medie imprese e gli autonomi della regione. Ad accompagnare il presidente nazionale, il responsabile delle Politiche Comunitarie di CNA, Claudio Cappellini. 

A consegnare i riconoscimenti del Premio Pimec sono stati il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, il presidente della Catalogna, Pere Aragonès, la sindaca di Barcellona, Ada Colau e il padrone di casa, Antoni Cañete, presidente di Pimec. 

Bilaterale CNA/Pimec

La premiazione, avvenuta nel corso di una cena di gala nello stadio di Camp Nou, è stata preceduta da un incontro tra il presidente Costantini, il presidente onorario di Pimec, Josep Gonzàles e il presidente di SME United, Petri Salminen. 

Un primo incontro per porre le basi di un’alleanza tra associazioni su temi come l’energia, la cooperazione e un partenariato che vada dal Mediterraneo ai Balcani occidentali. Energia, prezzo delle materie prime, costruzione di un mercato europeo del gas con una centrale di acquisti unica sono stati i temi al centro del colloquio.

Energia e immigrazione

“Abbiamo convenuto sulla necessità di diversificare l’approvvigionamento energetico e di garantirne la sicurezza e l’autonomia – ha detto Costantini-. È necessario poi promuovere le energie rinnovabili, garantire l’interconnettività e sviluppare soluzioni di stoccaggio dell’energia. La nostra proposta per l’autoproduzione di energia, sfruttando gli spazi produttivi delle imprese, ha suscitato molto interesse nei nostri interlocutori” ha ricordato Costantini. Non meno importanti le politiche del Mediterraneo che accomunano i due Paesi. “L’emergenza alimentare provocata dalla guerra e dalla conseguente scarsità di approvvigionamento di materie prime impone un nuovo approccio alle politiche migratorie e di inclusione – ha ricordato Costantini-. Non meno urgente da affrontare è la questione migratoria. Prima di tutto con riguardo all’impegno da riservare a un quadro di politiche migratorie nuove per le sponde del nord Africa”.

Corridoi umanitari in sinergia con le imprese

“Quanto all’immigrazione ucraina, le nostre associazioni hanno convenuto sulla necessità di valorizzare le esperienze di inclusione al lavoro e di promuovere programmi che vadano in tal senso, a partire dall’apertura di corridoi umanitari che costituiscano un rapporto permanente col mondo delle imprese. Una strada, questa, da seguire anche sulla base dei bisogni da colmare in termini di competenze tecniche. Solo in Catalogna, ha calcolato Pimec, mancano all’appello ben 10mila installatori” ha ricordato Costantini. 

Investimenti e fondi europei

E poi c’è il tema della formazione e dello sviluppo di competenze, fondamentali per innovare, adattarsi e implementare le nuove tecnologie. Quanto al PNRR, molto importante è che le risorse siano investite nelle infrastrutture e nelle misure di sostegno alle PMI.

Terreni comuni su cui aprire un confronto con le istituzioni europee sono infine gli oneri amministrativi con cui le imprese sono costrette a fare i conti. A questo proposito i presidenti hanno sottolineato la necessità di creare le condizioni per un quadro normativo che consenta di alleggerire la burocrazia nei rispettivi paesi.