Il coworking per la CNA – afferma Marianna Panebarco, presidente di CNA Giovani Imprenditori dell’Emilia-Romagna – non è solo un luogo fisico, uno spazio di lavoro condiviso (come dice letteralmente la parola) ma è prima di tutto una nuova forma mentis, un innovativo approccio imprenditoriale. Coworking è un modo per creare reti e sinergie a più livelli: tra imprese, tra imprese e università, tra università e cittadini, tra cittadine e cittadini… e affermare il grande valore che oggi gioca l’intelligenza collettiva.
E di coworking si parlerà domani, a partire dalle ore 19, presso l’ex tiro a segno alla Darsena di città, in via Cavalcoli 9.
Dopo i saluti dell’assessore alle Attività Produttive del Comune di Ravenna, Massimo Cameliani e del presidente di CNA Giovani Imprenditori di Ravenna, Stefano Vallerini Galan, introdurrà i lavori Marianna Panebarco, presidente CNA Giovani Imprenditori dell’Emilia-Romagna. Seguiranno le testimonianze di Maria Cristina Garavelli, Coworking Officina Meme; Fabio Montagnino, Consorzio Arca Palermo; Alice Soru, Tiscali Open Campus Sardegna; Saveria Teston, Progetto CNA per la Darsena. Dopo le domande del pubblico, le conclusioni di Stefania Milo, presidente CNA Giovani Imprenditori nazionale.
“La CNA di Ravenna – commenta Marianna Panebarco – da tempo sta lavorando su questi temi con l’intento di stimolare la crescita e l’evoluzione del tessuto imprenditoriale del territorio, favorendo la creazione di imprese innovative a 360° e, al contempo, promuovendo strategie per consentire alle imprese di stampo più tradizionale di evolversi per rimanere sul mercato.
Nel progetto della CNA, il coworking è inteso come luogo sinergico, abitato, vissuto e transitato da soggetti differenti che, entrando in relazione, si contaminano e crescono nel confronto. Un luogo quindi di sperimentazione e socializzazione, dove possano convivere e co-lavorare professionisti, studenti, artisti, startuppers, freelance, imprenditori visionari, innovativi, talentuosi della città.
In realtà sarebbe opportuno parlare di processo più che di progetto, poiché questo si sta tentando di avviare; un processo complesso e articolato che, nelle intenzioni, mira a creare nella Darsena di città luoghi adatti a ospitare e moltiplicare nuovi ecosistemi produttivi.
E’ stato pensato per questa area della città, perché affidare la rigenerazione della Darsena alla diffusione della cultura d’impresa significa attrezzare un processo capace di istituire allo stesso tempo un centro di irradiazione culturale e un terreno fertile, affinché nuove iniziative possano germogliare”.
“L’esito di questo processo – prosegue Panebarco – sarà la costruzione di una filiera culturale di ampio respiro, capace di generare un ecosistema imprenditoriale in grado di farsi realmente promotore del processo di rigenerazione della Darsena di città”.
Gli obiettivi guida del processo – conclude Panebarco – sono dunque: la rigenerazione urbana, l’innovazione delle imprese, la riqualificazione delle figure professionali, l’occupazione giovanile e l’inclusione sociale.
I temi trasversali individuati per lo sviluppo di progetti di rilievo per la comunità e il tessuto economico locale sono: industrie culturali e creative e turismo, beni culturali, green economy ed energia.
L’evento gode del contributo della Camera di Commercio di Ravenna, della Banca di Credito Cooperativo Ravennate e Imolese e di Sedar CNA Servizi.