Sessantadue miliardi e mezzo di contro-valore. Il 3,7% in più dell’anno precedente. Il 2018 è stato un anno molto soddisfacente per il mercato dell’impiantistica per l’edilizia in Italia. A metterlo in chiaro il quinto “Rapporto congiunturale e previsionale sul mercato italiano dell’installazione impianti in edilizia” realizzato dal Cresme in partnership, tra gli altri, con CNA Impianti, presentato nella sede dell’Uni a Milano.
Questo settore ha dimostrato di saper navigare anche nel mare in tempesta della crisi, innovando e trasformandosi, e così ha progressivamente accresciuto il proprio peso nel comparto delle costruzioni arrivando a contare circa 145mila imprese e quasi mezzo milione di addetti, più di un terzo (il 33,5%) di tutti gli occupati dell’edilizia contro il 27,2% del 2001. Un andamento che sembra destinato a irrobustirsi ulteriormente nei prossimi anni.
All’interno del settore delle costruzioni il comparto impiantistico è quello più vocato all’innovazione e con la maggiore attenzione verso le questioni ambientali e del risparmio energetico. E’ facilmente prevedibile, inoltre, che il progressivo invecchiamento della popolazione comporti un maggiore ricorso all’impiantistica orientata al comfort, trainata dallo sviluppo della domotica.
L’impiantistica edilizia italiana per il (suo) futuro deve pensare a far convergere le singole competenze artigiane in un unico attore trasversale, che cura il sistema di energizzazione all’interno di edifici e all’interno di più stabili. Una convergenza che porterà a una spinta della nostra economia ma anche della nostra cultura energetica, facendoci allineare con i nostri concorrenti europei. Parola di Carmine Battipaglia, presidente CNA Installazione impianti.
Il condominio, infatti, per Battipaglia, sta diventando sempre di più un’azienda e si sta andando a creare la figura di “operatore di condominio” destinato a gestire l’intera energizzazione. Una figura, insomma, che deve saper abbracciare competenze come la gestione del financial, del managing e dei sistemi operativi che oggi la tecnologia mette in campo.
C’è bisogno di una sensibilizzazione per migliorare il rapporto degli utenti con queste nuove tecnologie perché solo attraverso una loro accurata gestione di tale tecnologie possiamo utilizzare la nostra casa e il nostro edificio al meglio.