La CNA di Ragusa chiede maggiore attenzione per il territorio ostaggio della morsa di una pesante emergenza rifiuti.

L’allarme è stato lanciato dalla presidente di CNA Ristorazione Ragusa, Federica Muriana, che si è fatta portavoce della denuncia dei ristoratori del territorio ibleo che, a causa della chiusura della discarica Oikos di Motta Sant’Anastasia, è messo a dura prova.

“Le difficoltà maggiori le stanno vivendo locali come pizzerie e ristoranti che, non potendo conferire l’indifferenziato, sono costretti a tenerlo chiuso in sacconi di plastica nera, nei pressi delle proprie strutture. Un danno di proporzioni inimmaginabili per le nostre città barocche – sottolinea Muriana – che proprio in questo periodo sono invase dai visitatori”.

“Chiediamo al Governo regionale di darsi da fare in questo senso – prosegue – non possiamo convivere con questo disastro ambientale. Le nostre attività ne usciranno con le ossa a pezzi ancora una volta, come se non fosse bastato il Covid dei mesi scorsi”, conclude la presidente Muriana.

Dopo la dura denuncia di CNA Ristorazione Ragusa interviene Giovanni Carbone, presidente CNA Turismo e Commercio Ragusa, che manifesta il proprio disappunto in riferimento all’emergenza rifiuti.

“Numerose – chiarisce Carbone – le segnalazioni che abbiamo ricevuto dai nostri iscritti. Una situazione a dir poco imbarazzante quella che si sta manifestando in queste settimane. La difficoltà riguardante i comuni e legata al mancato ritiro del rifiuto secco indifferenziato è un problema drammatico e che, di certo, non può pagare il territorio. Si assiste ad un indecoroso accumulo di immondizia ovunque”.

“Riteniamo necessario – prosegue Carbone – che le amministrazioni cittadine intervengano. E lo facciano subito. La stagione estiva è nel pieno corso: non è possibile assistere a questo orribile spettacolo né, soprattutto, mettere in difficoltà gli operatori del settore turistico che non riescono più a trovare spiegazioni utili da fornire ai propri ospiti. Le amministrazioni devono intervenire quanto prima, non è possibile aspettare altro tempo. Il turismo va tutelato, ma per farlo ci si deve muovere in anticipo. Non si possono far pagare agli operatori e ai fruitori delle strutture i disagi derivanti da una mancata programmazione. Pertanto chiediamo che, per trovare una soluzione all’emergenza rifiuti, intervengano la Regione e le varie amministrazioni locali, ciascuno per le proprie competenze”, conclude il presidente di CNA Turismo e Commercio di Ragusa.