Trova sostegno nella maggioranza di governo la battaglia della CNA a favore degli artigiani e delle altre categorie del lavoro autonomo esclusi dai benefici del Fondo solidarietà “prima casa” previsto dal Decreto Cura Italia.
A chiedere che “il governo intervenga per porre fine a una insensata discriminazione” è stata la deputata Sara Moretto, capogruppo di Italia Viva nella commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera. Moretto ha scritto al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e al sottosegretario Pier Paolo Baretta recependo le istanze della nostra Confederazione e chiedendo all’esecutivo di fare un passo indietro rispetto alla “ingiusta esclusione di questi piccoli imprenditori che sono tra i più colpiti in questo momento di difficoltà”.
CNA per prima aveva segnalato a Gualtieri la necessità di modificare l’art. 4 del decreto attuativo del 25 marzo, che ammette ai benefici del Fondo soltanto le attività indicate all’art. 1 della legge 22 maggio 2017 n. 8. In questo modo non possono accedere al Fondo Gasparrini gli artigiani, i piccoli commercianti, i coltivatori diretti. Il decreto esclude, inoltre, i liberi professionisti non ordinisti, ammettendo soltanto coloro che aderiscono ad associazioni professionali iscritte nell’elenco del ministero dello Sviluppo economico.