L’alternanza scuola lavoro è sicuramente la novità più eclatante introdotta dalla riforma scolastica definita la Buona Scuola”: questo è il giudizio espresso in modo sostanzialmente unanime da tutti i partecipanti all’incontro organizzato da CNA Piemonte a cui hanno partecipato Umberto D’Ottavio – Camera dei Deputati; Gianna Pentenero – Assessore regionale Lavoro, Istruzione e Formazione professionale; Tommaso de Luca – Preside Istituto Tecnico Amedeo Avogadro (Torino) e Presidente Regionale ASAPI; Fabrizio Manca, direttore regionale ufficio scolastico del Piemonte introdotti dalla relazione di Filippo Provenzano, segretario CNA Piemonte. 

Sono più di 40mila i ragazzi che saranno interessati dalla nuova riforma e gli imprenditori della CNA, con questo incontro, hanno voluto ribadire il loro interesse a costruire insieme percorsi soddisfacenti per “superare – ha detto Provenzano – un limite storico del sistema di educazione italiano e limitare anche lo spiacevole fenomeno degli abbandoni scolastici. Il nostro compito, come associazione sarà quello di inventarsi uno spazio per la concertazione che le norme non hanno previsto, tanto più dal punto di vista di micro e piccole imprese. Per far funzionare questo sistema occorre spendere e coordinare risorse per le sperimentazioni per far sì che il sistema datoriale possa realizzare la promozione, l’accompagnamento e il tutoraggio.” 

La legge supera un gap da tempo denunciato dagli imprenditori. “Finalmente – ha dichiarato il presidente CNA Piemonte Franco Cudia – il combinato disposto tra Jobs Acts e Buona Scuola afferma e riconosce che ci sono due modi integrati e concorrenti per realizzare la formazione dei saperi e delle competenze: il sistema didattico e l’apprendimento nelle aziende.” 

“Oggi – secondo l’onorevole D’Ottavio – i nostri ragazzi possono arrivare a 19 anni e senza aver mai visto un luogo di lavoro. Questo è un percorso molto diverso dall’apprendistato e gli insegnanti dovranno essere formati per essere attrezzati per gestire questo cambiamento. Ma dobbiamo cogliere tutti insieme una sfida importante: aumentare l’occupabilità giovanile. In Germania la disoccupazione giovanile è pari a quella generale. Da noi è molto più elevata. La legge deve servire proprio a questo, diminuire la disoccupazione giovanile. Se gli imprenditori condivideranno questa stessa passione vinceremo questa sfida.” 

Secondo il preside De Luca, un aspetto fondamentale sarà quello delle linee guida che dovranno dare alcune certezze, rispetto a nodi importanti. Chi farà la formazione sulla sicurezza? Come sarà valutata dagli organismi di controllo delle imprese? Questi e altri aspetti applicativi della norma presuppongono una forte regia di carattere regionale. 

L’urgenza di un forte coordinamento fra scuola e impresa è stata sottolineata dal direttore regionale dell’ufficio scolastico del Piemonte che ha ricordato, insieme all’assessore Pentenero, come la nostra Regione sia da sempre all’avanguardia nei progetti di alternanza scuola lavoro di fatto già operante nei percorsi di istruzione professionale regionale. 

“La Regione non si sottrarrà a questo compito” ha concluso l’assessore Pentenero ribadendo un impegno che vede al suo attivo un ruolo importante della Regione anche in tema di apprendistato.