Glitter e microplastiche

Dal 17 ottobre è entrato in vigore il nuovo regolamento Ue del 25 settembre 2023 sul divieto di vendita di prodotti contenenti microplastiche. La nuova normativa, che si inserisce nell’ambito più ampio del cosiddetto Reach (il regolamento europeo che si occupa della registrazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche all’interno dell’Unione europea), ha lo scopo di ridurre del 30% entro il 2030 la presenza nell’ambiente delle microplastiche e quindi l’impatto potenzialmente dannoso che queste sostanze possono avere sulla salute dell’uomo.

Tra le varie tipologie di prodotti interessate dal nuovo divieto vi sono i prodotti cosmetici.

Il divieto, però, non è immediato ed effettivo per tutte le categorie di prodotti cosmetici. La commissione europea, per la maggior parte di esse, ha concesso un periodo transitorio.

La sola tipologia di cosmetici immediatamente interessata dal divieto è quella dei prodotti contenenti microsfere (ovvero particelle in plastica insolubili che di solito hanno finalità esfolianti o detergenti). Ma, al riguardo, si tenga in considerazione che la quasi totalità dei produttori ha già da tempo cessato l’impiego di questi ingredienti e che per quei prodotti ancora in circolazione non è previsto nessun ritiro dal mercato poiché potranno essere venduti fino ad esaurimento scorte.

Sebbene il nuovo Regolamento UE abbia messo al bando, già dal 17 ottobre scorso, anche l’impiego dei glitter in plastica e non biodegradabili, è importante chiarire che questo divieto non riguarda per il momento i glitter contenuti nei cosmetici.

I glitter rientrano a tutti gli effetti nella categoria delle microplastiche, essi sono infatti generalmente composti da minuscoli frammenti che non si sciolgono in acqua, si disperdono facilmente nell’ambiente e si degradano lentamente, arrivando così a contaminare acqua e alimenti.

Tuttavia per quanto riguarda i cosmetici contenenti glitter in plastica non biodegradabili, ma anche e soprattutto altri ingredienti che rilasciano microplastiche, la normativa prevede un periodo di transizione differenziato a seconda della tipologia di cosmetico per dare modo all’industria di adeguare le proprie formulazioni.

In particolare, il divieto che riguarda glitter e altre microplastiche contenute nei cosmetici entrerà in vigore con tempistiche che variano dai quattro ai dodici anni:

  • ottobre 2027 per i cosmetici a risciacquo;
  • ottobre 2029 per i prodotti non a risciacquo (ad es. creme, deodoranti ecc.);
  • 2035 per smalti e make-up.

Il divieto non riguarda in nessun modo i glitter degradabili, idrosolubili, naturali o inorganici che, non rientrando nella categoria delle microplastiche possono continuare ad essere impiegati nella preparazione di qualsiasi tipo di prodotto cosmetico.