Otello Gregorini

“Non me l’aspettavo, quando mi è stato proposto l’incarico ho accettato volentieri. Chi come me ha lavorato per tutta la vita in Cna sa che questo è il massimo che può capitare. Sono gratificato e onorato per questa opportunità che mi permette di concludere il mio percorso professionale al di sopra delle aspettative. Spero e mi auguro di poter dare il mio contributo, Sergio Silvestrini ha portato Cna a un livello molto alto, quella che ho di fronte è una sfida ambiziosa e difficile, ma più l’obiettivo è alto, più uno si carica e cerca di dare il meglio”. È quanto ha affermato il nuovo Segretario Generale della CNA, Otello Gregorini, in una intervista QN nella quale parla soprattutto delle priorità per il Paese e per il sistema delle piccole imprese.

“Ormai viviamo in un contesto emergenziale – ha detto – dove si rischia che l’emergenza diventi normalità e in questo modo si rischia che tutti ci abituiamo a vivere in emergenza. Dobbiamo attrezzarci in maniera diversa, i tempi per recuperare sono sempre più veloci, bisogna essere attrezzati e preparati. Dobbiamo accrescere conoscenza per interpretare il futuro, una sfida che riguarda noi, ma soprattutto le imprese che si trovano a fare programmazione in un momento difficile come questo”.

E fare previsioni è sempre più difficile. “Gli Enti statistici che fanno previsioni non ne azzeccano più una. Non siamo più così allineati con quello che avviene sul territorio, il nostro paese è fatto da piccole imprese che devono adattare provvedimenti fatti dalla politica per una grande impresa, questo crea difficoltà, inghippi burocratici e non lascia certezze”.

Gregorini affronta poi il tema del caro energia. “Gran parte del quadro economico deriva dal problema energetico e non è pensabile che il paese metta 7 miliardi al mese per contenere i costi eccessivi dell’energia. Dobbiamo fare in modo che l’Europa intervenga riducendo la speculazione che c’è sopra, si deve attivare per intervenire nei meccanismi di calcolo in modo da riportare il costo dell’energia in un contesto di normalità”.