Il 2 Aprile c.a., si è tenuto un incontro presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) per cercare di trovare un accordo,  tra associazioni e MIT, sulla ripartizione delle risorse che compongono il fondo per l’autotrasporto per l’anno 2019 (SSN – Spese non documentabili – rimborsi pedaggi autostradali – investimenti – formazione).

L’incontro è stato presieduto dalla D.ssa Di Matteo, Vice Capo di Gabinetto, che ha comunicato l’indisponibilità a partecipare del Vice Ministro Edoardo Rixi affetto da un improvviso attacco febbrile.

Al centro del confronto, la ricerca delle risorse mancanti per garantire il rimborso dei pedaggi autostradali e quelle necessarie per dare continuità agli importi riconosciuti in questi due anni in materia di deduzioni forfetarie (euro 51,00/giorno per i viaggi effettuati oltre il comune ove ha sede l’impresa).

Ricordiamo che, dopo l’incontro presso il Transpotec di Verona, in cui era stato trattato il suddetto tema alla presenza del Vice Ministro Rixi, era giunta una proposta di ripartizione avanzata dal Direttore Generale del MIT,  Dott. Vincenzo Cinelli, che il mondo dell’artigianato, della Cooperazione e TrasportoUnito, avevano  giudicato irricevibile .

La proposta del Dr Cinelli prevedeva infatti di destinare i 30 milioni individuati tramite la decurtazione delle altre voci che attualmente compongono il fondo (formazione – 5 Mil.; investimenti – 5 Mil.; SSN – 20 Mil), interamente a favore dei pedaggi mentre l’importo previsto per le deduzioni veniva mantenuto a 60 milioni di euro vale a dire ad un minimo storico che non avrebbe garantito neppure i 38 euro inizialmente riconosciuti per l’anno 2018 (redditi 2017); di seguito lo stralcio della proposta ritenuta irricevibile dalle associazioni degli artigiani:

La pressione effettuata in questi giorni dalle principali associazioni che rappresentano l’artigianato e le PMI per rivedere la sopra richiamata proposta di ripartizione, non rappresenta pertanto un tentativo di “delegittimare il ruolo di un vice Ministro bloccando il decreto di riparto”, bensì la ricerca di tutela nei confronti del 68% delle imprese artigiane di autotrasporto iscritte alla CCIAA, di quelle decine di migliaia di imprese che ogni anno presentano la domanda per il riconoscimento delle deduzioni al fine contenere il forte divario di costi che esiste con i competitors esteri e con chi ha fatto scelte diverse; la forte presa di posizione fatta da CNA Fita e dalle altre associazioni che rappresentano l’artigianato e le PMI, ha cercato di legittimare la posizione di quel 76% di imprese che hanno veicoli da euro 4 in giù e che cercano di rintracciare anche in questa risorsa, le condizioni economiche per rinnovare il loro parco veicolare.

È grazie anche a questa attività di rappresentanza se la sparametrata proposta iniziale del MIT è stata rivista ed il risultato della riparametrazione per gli anni 2019, 2020 e 2021 concordata il 2 Aprile,  è stato il seguente:

Si evidenzia che la ripartizione concordata ha una validità triennale ( 2019 – 2020 – 2021) e che, per quanto riguarda l’importo destinato alle deduzioni,  riporta un incremento di 10 milioni di euro garantito per ciascuno dei tre anni.

La Dottoressa di Matteo, ha inoltre dichiarato pubblicamente che, per l’anno 2019 (redditi 2018), sono già stati individuati ulteriori 20 milioni di euro da destinare alle deduzioni forfetarie e quindi per dare continuità agli importi riconosciuti negli ultimi due anni (euro 51,00); il MIT sta valutando il primo decreto utile dove inserire ufficialmente questo ulteriore e dedicato  contributo.

In merito allo speciale fondo per incentivare la sostituzione dei veicoli più inquinanti (ca. 100 milioni di euro), la D.ssa Di Matteo ha confermato che sono già state individuate le risorse che lo dovranno alimentare, con possibilità anche di essere incrementate nel corso degli anni.