Partendo dalla la necessità di considerare più attentamente l’esigenza di organicità della disciplina, e di “semplificare” ulteriormente, rispetto alla normativa precedente, sia introducendo nell’articolato se del caso una semplificazione della disciplina sia strutturando una funzione di effettivo monitoraggio del buon funzionamento della riformasi.

Il Consiglio si sofferma poi su diverse questioni particolari come le indagini archeologiche preliminari, sulle figure del “restauratore” e del “collaboratore restauratore”, sull’opportunità di una disciplina ad hoc e ancora più snella per i lavori sotto i 40.000 euro.

Esprime anche parere favorevole su una delle principali novità previste dallo schema di Regolamento, e cioè sulla “possibilità di omettere, in situazioni particolari, il progetto esecutivo e di affidare i lavori sulla base del progetto definitivo”, sottolineando però che “per prevenire il contenzioso occorre validare definitivamente la scelta con previsioni ad hoc in sede di decreti correttivi al codice appalti”.