Intervista a Pasquale Cavasinni, direttore della CNA di Avezzano, dove, grazie alla raccolta del 5×1000 realizzata attraverso CNA Impresasensibile, è stato possibile fornire dei macchinari per interventi di urgenza agli ospiti del centro per anziani “Residenza S. Rocco”. 

 

La CNA di Avezzano ha una particolare attenzione ai temi sociali. Come si evidenzia questo aspetto dell’organizzazione e del suo rapporto con il territorio? 

Perché il legame tra il tessuto di piccole imprese e il territorio in cui operano è fortissimo. Infatti noi prestiamo particolare attenzione a ciò che i titolari delle imprese ci vengono a rappresentare come bisogni sia aziendali ma, visto il rapporto diretto, anche come cittadini, pensionati ecc… Gli associati hanno infatti anche altre esigenze, appunto, di carattere sociale per le quali abbiamo sempre cercato di trovare soluzioni per essere utili mettendo a disposizione servizi efficienti e/o facilitando relazioni con quei soggetti e quelle strutture competenti a soddisfare le loro esigenze. In quest’ottica negli scorsi anni abbiamo sempre messo in atto momenti di solidarietà sociale e beneficenza vedasi negli anni 2006-2007-2008 nel periodo natalizio promuovemmo “Un mese di bontà” e  i beneficiari sono stati: Emergency sede provinciale; Reparto malattie infettive dell’Ospedale di Avezzano; Casa di accoglienza per i familiari dei bambini ricoverati nel reparto malattie ematologiche e leucemie dell’Ospedale di Pescara  in quanto l’ospedale di Avezzano non aveva tale reparto in attività. Inoltre nel 2013 abbiamo promosso “Un giorno nella casa di riposo di S. Giuseppe” di Avezzano con l’unione Benessere della Cna di Avezzano : molti acconciatori ed estetiste associati sono andati presso la casa di riposo di S. Giuseppe” di Avezzano regalando una giornata di SPA ai residenti, elaborando acconciature, manicure e pedicure.

Sempre nel 2013 abbiamo realizzato due corsi di alfabetizzazione informatica per anziani denominati “Il nonno telematico” coinvolgendo anche il Comune di Avezzano. Nel 2014 abbiamo recepito questa esigenza della Residenza S. Rocco di avere dei macchinari per interventi di urgenza per i propri residenti ospiti e quindi organizzato la raccolta del 5 x mille, cercando di sensibilizzare il più possibile non solo le nostre imprese ma anche altri cittadini.

La raccolta del 5 per mille attraverso CNA Impresasensibile ha permesso nei mesi scorsi di sostenere un’importante iniziativa nel territorio: l’apertura di un centro anziani molto moderno e strutturato. In che modo avete favorito e sostenuto questa iniziativa? 

Preciso, come su esposto, che la Residenza per anziani “S. Rocco” era già funzionale. Abbiamo sensibilizzato le nostre strutture e molti altri professionisti convenzionati con il nostro CAF, Centro Servizi, CNA, impegnando tutti per la raccolta 5×1000 dedicata a sostenere l’iniziativa della residenza atta ad acquistare delle moderne attrezzature mediche per gli ospiti della stessa residenza.

Quali sono le caratteristiche del centro residenziale per anziani?

Si tratta di una residenza costruita con materiali di qualità, con una organizzazione di livello alberghiero e dotata di vari servizi, tra cui la palestra ed un salone per gli incontri e per le feste. Inoltre la zona è molto bella, in un contesto immerso nel verde.  

Quali sono le forme di collaborazione tra CNA Avezzano e CNA Impresasensibile previste per i prossimi mesi?​

Per quanto riguarda il 2015 siamo venuti a conoscenza di un nuovo progetto questa volta di un’associazione di volontariato molto presente sul nostro territorio denominata “Help Handicap” che appunto si occupa di soggetti diversamente abili e che ha bisogno di migliorare nei propri locali l’accoglienza di tali soggetti. Pertanto abbiamo anche questa volta raccolto tale esigenza sociale del nostro territorio e contiamo di sensibilizzare la popolazione ad aderire a tale progetto.

In che modo CNA Avezzano intende promuovere iniziative di impatto sociale sul territorio come scelta strategica? 

Ci sono sempre nella vita due possibilità di scelta: accettare le condizioni così come sono o accettare la responsabilità di cambiarle. Noi siamo tra i secondi, pensiamo quindi che migliorare, nel nostro piccolo, le condizioni di vita sociale del nostro territorio significhi migliorare anche la qualità della vita e delle imprese.

Come fare? Abbiamo in mente un progetto con una nostra cooperativa nel campo dell’edilizia per offrire una serie di servizi ai cittadini poiché, vista la diminuzione continua di disponibilità di risorse pubbliche e di contro le necessità sempre più numerose per le famiglie di coniugare la vita sociale con l’assistenza verso gli anziani, i non autosufficienti, ecc.. non solo ma anche di sicurezza e protezione sociale. Con questo progetto vorremmo dedicare l’iniziativa privata allo sviluppo della sussidiarietà. Il nostro ruolo sarà quello di far convergere le esigenze delle imprese e quindi del business con le esigenze dei cittadini per elevare la qualità della vita di tutti noi.