Qualche giorno fa è stata condivisa la stesura del CCNL della logistica, del trasporto delle merci e della spedizione firmato e applicato già due anni fa. Un atto formale a cui seguirà la stampa e la distribuzione. “Ma la notizia vera – afferma il presidente nazionale della CNA Fita, Patrizio Ricci – è che purtroppo non sarà sufficiente invocare il Dio degli “inizi”, Giano, per scongiurare i condizionamenti che hanno caratterizzato il rinnovo del 18 maggio 2021 e le influenze negative che sembrano palesarsi sulla scena della prossima scadenza del 31 marzo 2024.
Prima gli effetti indotti dalla pandemia, ora l’inflazione e l’eccezionale impennata dei prezzi, stanno penalizzando fortemente i risultati delle imprese e i salari. E per di più in un contesto di sempre più preoccupante carenza di autisti dovuta a diverse cause. Tra queste anche il rapporto tra qualità della vita e risultato economico conseguito.
Pertanto – prosegue Ricci – dobbiamo lavorare da subito insieme ai sindacati per cercare di trovare eque condizioni per l’imminente nuovo rinnovo, compresa la condivisione di incalzare il Governo per ottenere quanto prima una viabilità più sicura, un’adeguata velocità commerciale sgombra da cantieri, restringimenti e colli di bottiglia vari, un adeguato sistema di aree di sosta.
Dovremmo fare in modo che nel prossimo futuro gli autisti non siano costretti a dormire sui ponti delle navi; che le imprese ottengano dal mercato il giusto risultato economico che gli consenta anche di investire in innovazione tecnologica e raggiungere realisticamente gli obiettivi del new green deal.
Insieme ai sindacati dovremmo fare in modo di far ritrovare la passione per questo mestiere. Altrimenti, in un futuro non troppo lontano – conclude il presidente della CNA Fita – le trattative per il rinnovo contrattuale si dovranno trasferire in qualche Paese dell’Est Europa.”