Il Governo si impegna per una riduzione dell’ accisa per i microbirrifici.
La Camera, premesso che:
preso atto della necessità di rivedere la normativa in materia di birrificazione anche al fine di definire la dicitura «birra artigianale» che ad oggi non trova un chiaro riscontro legislativo;
considerato che nel nostro Paese ci sono moltissimi piccoli birrifici, ovvero aziende che producono quantitativi di birra inferiori a quelli prodotti da grandi e noti marchi industriali, spesso seguendo procedimenti in cui l’apporto di manodopera e l’utilizzo di materie prime di alta qualità, conferiscono al prodotto finale caratteristiche uniche;
visto che l’aliquota di accisa sulla birra è fissa e non dipende dal quantitativo prodotto dall’azienda e considerato che la Direttiva n. 92/83/CEE relativa all’armonizzazione delle strutture delle accise sull’alcole e sulle bevande alcoliche, recepita con legge 29 ottobre 1993, n. 427, all’articolo 4 consente agli Stati membri di applicare aliquote ridotte di accisa, le quali possono avere importi diversi secondo la produzione annuale delle birrerie indipendenti, ovvero le birrerie che siano legalmente ed economicamente indipendenti da qualsiasi birreria, che utilizzino impianti fisicamente distinti da qualsiasi altra birreria, che non operino sotto licenza e la cui produzione annuale non superi i 200.000 ettolitri,
impegna il Governo
a valutare l’opportunità di predisporre le opportune riduzioni, rispetto all’aliquota ordinaria, dell’aliquota di accisa per la birra prodotta da birrifici che possiedono le caratteristiche di cui all’articolo 4 della Direttiva n. 92/83/CEE.
9/3444-A/214. (Testo modificato nel corso della seduta) Gagnarli (M5S)