Nonostante la crisi, il porto di Ancona tiene e tende anche a crescere, soprattutto per quanto riguarda il traffico container. È quanto emerso nell’incontro tra vertici provinciali CNA e dell’Unione Fita Autotrasporto con presidente e segretario dell’Autorità Portuale Rodolfo Giampieri e Matteo Paroli, alla presenza dell’assessore al porto del Comune dorico Ida Simonella, svoltosi presso la sede dell’associazione ad Ancona.

“Il porto non solo è la più importante infrastruttura delle Marche – ha esordito il direttore provinciale CNA Massimiliano Santini -, è anche la più grande impresa della regione. Sulle funzioni del porto si giocano fondamentali opportunità di tenuta e sviluppo dell’economia locale e regionale, poiché l’attività portuale genera reddito e ricchezza per il territorio e per le piccole imprese direttamente interessate (trasporti, spedizioni, turismo, cantieristica minore, edilizia, impiantistica…)”.

Ed ecco i dati dell’attività del porto dorico: 8milioni e mezzo di tonnellate di merci movimentate nel 2014: +23% rispetto al 2013; per il 2015 si stima di sfiorare i 200mila container; oltre 1 milione di passeggeri in transito. Una vera e propria inversione di tendenza nonostante il perdurare delle difficoltà economiche.

Dai vertici dell’Autorità Portuale sono arrivate rassicurazioni in merito ai lavori dell’uscita ad Ovest: a gennaio si dovrebbero chiarire finalmente gli aspetti finanziari dell’intera operazione. CNA ha a questo punto sollecitato che, in attesa del completamento delle grandi opere, si proceda celermente quantomeno ad eseguire interventi leggeri per migliorare la viabilità, molto problematica specialmente quando al traffico merci si somma il traffico passeggeri.

A tal proposito l’Autorità Portuale si è resa disponibile a cofinanziare, in accordo con il Comune di Ancona, interventi di ammodernamento della viabilità, soprattutto per quanto riguarda la Flaminia, lo snodo di Torrette e il passaggio pedonale per l’ospedale regionale.