Nel comparto CIBO spiccano i risultati della regione leader per ritorno economico:

  • l’Emilia-Romagna (2.751 mln di €)
  • Lombardia (1507 mln di €),
  • Veneto (384 mln di €),
  • Campania (366 mln di €),
  • Trentino Alto Adige (355 mln di €),
  • Friuli Venezia Giulia (318 mln di €),
  • Sardegna (289 mln di €) e
  • Piemonte (268 mln di €).

Anche nel comparto VINO alcune regioni si segnalano per un impatto economico (vino sfuso) di grande valore molto spesso legato a denominazioni con affermazione consolidata da anni a livello internazionale.

  • Il Veneto guida grazie al contributo di quasi tutte le sue province (1.276 mln di €),
  • Toscana (442 mln di €), il
  • Piemonte (352 mln di €), i
  • Friuli Venezia Giulia (218 mln di €), il
  • Trentino Alto Adige (198 mln di €), la
  • Sicilia (126 mln di €), la
  • Lombardia (125 mln di €) e
  • Emilia Romagna (111 mln di €).
  • Puglia (92 mln di €)
  • Abruzzo (89 mln di €)”.

Sempre guardando alla classifica per regioni, Emilia-Romagna (2,751 milioni di euro e 43 DOP e IGP) e Lombardia (1,507 milioni e 34 DOP e IGP) si confermano regine del food per ritorno economico mentre Veneto (1,276 milioni e 53 denominazioni), Toscana (442 milioni e 58 denominazioni) e Piemonte (352 milioni e 59 denominazioni) guidano il settore del vino.

Al Sud, invece, la prima regione per l’agroalimentare è la Campania, con un valore di 366 milioni di euro, seguita dalal Sardegna con 289 milioni, mentre la Sicilia è prima nel comparto vitivinicolo con un valore di 126 milioni di euro, seguita da Puglia (92 milioni) e Abruzzo (89 milioni).

Il settore dei formaggi si conferma la principale categoria di DOP e IGP in termini di volume d’affari, con un valore alla produzione che supera i 3,7 miliardi di euro per un’incidenza del 57% sul totale del comparto food. Ottime anche le performace di Parmigiano Reggiano (1,123 miliardi), Mozzarella di bufala campana (372 milioni), Gorgonzola (316 milioni) e Pecorino romano (251 milioni).

Sul fronte prodotti a base di carne (che hanno segnato un aumento record, +11%), ottima la performance del Prosciutto di Parma, (816 milioni), della Mortadella Bologna (326 milioni), del Prosciutto San Daniele (293 milioni) e della Bresaola della Valtellina (220 milioni).

Tra i prodotti certificati made in Italy, l’Aceto balsamico di Modena si conferma quarto con un valore alla produzione di 381 milioni di euro. E’ il prodotto più esportato, con il 92% della produzione diretta oltreconfine.

Per quanto riguarda il vino:

  • il Prosecco è primo con un valore alla produzione di 629 milioni di euro.
  • Al secondo posto la Igp Delle Venezie (169 milioni) e
  • al terzo la denominazione Conegliano Valdobbiadene -Prosecco Dop.
  • Seguono le denominazioni Chianti Classico Dop, l’Asti Dop, Veneto Igp, Chianti Dop, Amarone della Valpolicella Dop, Terre siciliane Igp e Alto Adige Dop.