Italia Solare propone la risoluzione anticipata delle convenzioni con il GSE Viscontini: “In regione potrebbero arrivare 90 milioni di euro da reinvestire”
“Il fotovoltaico non è morto con la fine degli incentivi, ma è più vitale che mai. Il mercato è ampio e può essere rilanciato”. Con queste parole Luca Demattè, presidente di Esaving srl e membro del coordinamento di CNA del Trentino, ha sintetizzato oggi pomeriggio (26 ottobre) il significato dell’incontro “Una marcia in più per gli impianti fotovoltaici”, organizzato a Castel Mareccio a Bolzano da Italia Solare.
L’evento rientra in un ciclo di incontri gratuiti organizzati in tutte le regioni da Italia Solare, l’associazione nazionale di riferimento del settore fotovoltaico che rappresenta presso le Istituzioni i proprietari di impianti e tutti gli operatori della filiera: installatori, progettisti, professionisti ed aziende che operano a vario titolo nel mondo del fotovoltaico. Italia Solare è stata individuata dal GSE come interlocutore istituzionale per tutte le questioni inerenti la gestione degli impianti fotovoltaici incentivati e non.
L’evento odierno (con la sponsorizzazione di Esaving e il supporto di Atiqual UNAE-Trentino e CNA-SHV dell’Alto Adige) è servito per presentare le nuove opportunità economiche legate agli impianti fotovoltaici. Dopo i saluti iniziali di Claudio Corrarati, presidente della CNA del Trentino Alto Adige, che si è soffermato sull’opportunità di risanare i quasi 140.000 edifici in regione costruiti senza alcun criterio di risparmio energetico, gli interventi di Luca Demattè e di Roberto Baldo, presidente di Atiqual, è stato Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare, a illustrare le novità: “In Trentino Alto Adige – ha detto Viscontini – ci sono oggi 7.738 impianti fotovoltaici fino a 3 kWp di potenza, incentivati con i vari conto energia, con una potenza totale di circa 22 MW, ovvero il 4,5% del dato nazionale. Italia Solare intende presentare al GSE una proposta di risoluzione anticipata, volontaria e quindi facoltativa, delle convenzioni con i proprietari di impianti fotovoltaici fino a 3 kWp di potenza a fronte di un pagamento una tantum dell’importo residuo dell’incentivo in conto energia, attualizzato e corretto in considerazione del naturale degrado dei componenti”.
Secondo il modello elaborato da Italia Solare ciascun proprietario potrebbe ricevere in media circa 11.500 euro, cifra che varia a seconda del tipo di conto energia. Nell’ipotesi così formulata, in Trentino Alto Adige potrebbero arrivare circa 90 milioni di euro che potrebbero servire da volano per il mercato dei sistemi di accumulo elettrico (batterie) e termico (pompe di calore).
“Si aprono interessanti nuove opportunità – ha aggiunto Viscontini – per gli operatori del settore e per i proprietari di impianti. Opportunità che arrivano anche dal settore del revamping fotovoltaico. Infatti dopo la pubblicazione delle linee guida da parte del GSE, Italia Solare ha presentato una proposta dettagliata per la semplificazione burocratica degli interventi sugli impianti”.