In Veneto nasce la prima capitale orizzontale

“Questa è una giornata bellissima perché sancisce un’integrazione fondamentale per la rinascita di questo territorio. Abbiamo una nazione che tende a disgregarsi, in un processo che ha portato ad una alimentazione delle differenze locali che sta danneggiando l’economia e il mondo. Oggi invece c’è bisogno di unire le forze, di fare le cose insieme, di discutere anche animatamente ma per arrivare a una soluzione comune e condivisa, pur nel rispetto delle reciproche autonomieCon CNA Veneto Ovest la rappresentanza torna ad essere un servizio di valore, fortemente integrato sul territorio, e pronto a diventare modello d’eccellenza anche per gli altri territori del nostro sistema”. Lo ha affermato, il presidente nazionale CNA, Daniele Vaccarino, commentando la nascita di CNA Veneto Ovest, la nuova associazione territoriale delle imprese di Vicenza e Verona. Con l’obiettivo di un progetto di rappresentanza trasversale, lungo le filiere produttive della prima “capitale orizzontale” del Veneto, la nuova associazione territoriale del sistema CNA punta a far viaggiare sull’asse berico-scaligero le opportunità di sviluppo del tessuto economico locale.

La presentazione istituzionale è arrivata con l’assemblea straordinaria che si è svolta presso il Centro Congressi di Villa Quaranta Tommasi a Pescantina (Verona), alla quale hanno partecipato oltre al presidente nazionale CNA, il presidente regionale CNA, Alessandro Conte e i soci e i componenti dei nuovi organi direzionali e di rappresentanza.

Il via ufficiale alle attività associative è fissato invece per il 1° gennaio 2020.

CNA Veneto Ovest coprirà un’area di circa 6mila chilometri quadrati, partendo già oggi con quasi 4mila associati e proponendosi come riferimento unico per le oltre 6mila imprese dei due territori che mediamente ogni anno si rivolgono a CNA per servizi di consulenza professionale in ottica di sviluppo del business. Oltre alle sei sedi della provincia di Vicenza (Vicenza, Bassano del Grappa, Montecchio Maggiore, Schio, Thiene e Valdagno), opererà attraverso i nuovi uffici di Verona (Largo Perlar 12) e Legnago (via E. Ferrari 1).

Al centro del progetto c’è il “modello Vicenza”. CNA Veneto Ovest rappresenta infatti la naturale evoluzione dell’ormai ex CNA berica, a cui la presidenza nazionale lo scorso luglio ha affidato l’incarico di riorganizzare le attività associative nel territorio veronese, dove la presenza dell’associazione negli ultimi anni si era progressivamente indebolita. Una scelta non solo geografica, ma prima ancora di continuità e di merito: a due anni dalla conclusione del quadriennio di consolidamento (2013-2017), CNA Vicenza è arrivata al 2019 registrando un tasso medio annuo di crescita nel numero di associati del +6,36% dal 2016, unica in territorio positivo nel triennio tra i competitor provinciali, e seconda in Italia all’interno del sistema CNA.

L’assemblea ha quindi confermato all’unanimità il ruolo di vertice per la presidente di CNA Vicenza, Cinzia Fabris, prima promotrice del progetto di ampliamento assieme al direttore generale Alessandro Leone. È lei la prima presidente di CNA Veneto Ovest.

“Oggi – ha osservato Fabris – siamo i primi esploratori di un’epoca completamente diversa dal passato, nella cultura del lavoro. Per essere competitivi i territori sono chiamati a costruire una nuova identità fuori dai rigidi schemi “Regione-Provincia-Comune”, pensando trasversale attraverso una condivisione di rete di servizi e infrastrutture. E a un’impresa con mentalità finalmente di territorio serve una rappresentanza altrettanto di territorio, che superi logiche di campanile stantie e fuori dal tempo proponendosi in modo più aderente ai nuovi confini delineati dalle geografie economiche e dalle rotte commerciali”.

Sono diverse infatti le affinità tra i poli produttivi delle due province, ancora più vicine oggi grazie alle infrastrutture viarie e alle connessioni tecnologiche, che cambiano il concetto di distanza e aprono una corsia preferenziale verso nuove opportunità di sviluppo condiviso.

“Infatti lo possiamo proprio dire – ha evidenziato il direttore generale Alessandro Leone – con noi non nasce solo CNA Veneto Ovest. Nasce la prima idea di capitale orizzontale del Veneto. Con CNA, Vicenza e Verona possono immaginare una strategia di crescita comune verso un modello di sviluppo trasversale, inclusivo e di sistema. Un progetto unico, che guarda lontano. E che anche in prospettiva di Milano – Cortina 2026 si candida per proporre il nostro versante come un polo altrettanto attrattivo per gli investimenti, le tecnologie ma soprattutto per il capitale umano, la vera benzina per lo sviluppo presente e futuro della nostra economia. Sono i primi passi di un ragionamento di area vasta che ha tutto il potenziale per diventare uno dei più importanti non solo a livello regionale”.

«Questa operazione di aggregazione – ha commentato Alessandro Conte, presidente regionale CNA Veneto – dà un segnale di rafforzamento di uno dei territori più importanti per l’economia veneta, per la sua vivacità e densità di imprese, e che sicuramente ha bisogno di un supporto adeguato. È positivo che CNA Vicenza, che ha dimostrato di avere una vivacità organizzativa e tecnica, abbia deciso di occuparsi fattivamente di questa area vasta per la quale sicuramente saprà mettere in campo le adeguate risorse umane e tecniche. È naturale che continueranno ed esserci le necessarie sinergie tra CNA Veneto e questa nuova associazione territoriale, per affrontare assieme le sfide che il territorio e le sue imprese hanno di fronte, in termini di innovazione, formazione, digitalizzazione e presenza competitiva nei mercati”.