Il 23 Aprile alle ore 10,30 presso la sala lignea della Biblioteca Malatestiana di Cesena, a soli 13 mesi dall’inizio dei lavori, si terrà l’inaugurazione della “Fiorita phassivhouse”: la prima multi-residenza in Italia costruita in legno e certificata in base al protocollo internazionale Passivhaus (fonte:http://www.passivhausprojekte.de/index.php?lang=en),il più alto riferimento internazionale per lo sviluppo tecnologico e la ricerca nell’architettura sostenibile a consumo zero. L’edificio è così efficiente che produce più energia di quella che consuma, non emette emissioni in atmosfera e non è collegato con la rete gas. Interverranno il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi, Il Consigliere Regionale Lia Montalti, Il Presidente di CNA Cesena Sandro Siboni, il proprietario Davide Zoffoli ed il progettista dell’opera Arch. Stefano Piraccini.

Il progetto prevede la costruzione di una multi-residenza tramite un intervento di ristrutturazione edilizia. L’edificio è stato selezionato come caso pilota di applicazione del Protocollo sulla rigenerazione urbana promosso da CNA di Forlì-Cesena, mentre in ambito internazionale come progetto faro per i Progetti Europei: PassREg (Passive House Regions with Renewable Energies, nell’ambito del programma Intelligent Energy Europe IEE); SEEDpass (South East Europe strategic partnership vocational education and training in Passive House Design for nearly zero energy buildings development). Motore principale è la volontà della committenza di ottimizzare il reddito percepito da un immobile di proprietà costruito nel 1955, posto sul mercato a canone di locazione. L’ immobile presentava elevate spese energetiche e bassi livelli di comfort. Lo STUDIO PIRACCINI di Cesena composto da due giovani architetti: Stefano Piraccini e Margherita Potente, che si occupano di progettazione e ricerca nel campo dell’architettura sostenibile e dell’efficienza energetica, ha proposto una strategia capace di aumentare i proventi dei canoni di locazione attraverso la realizzazione di un edificio a consumo zero. L’obiettivo è stato raggiunto progettando il nuovo edificio in base al protocollo passivhaus (zephir). Questa strategia consente di ottenere canoni di locazione omnicomprensivi delle spese in linea con quelli di mercato, poichè avendo spese energetiche prossime allo zero il locatore ne ricaverà un utile maggiore. L’edificio anticipa (e in parte supera) all’oggi ciò che la direttiva 2010/31/UE renderà obbligatorio: gli edifici a consumo quasi zero a partire dal 2021.

Un involucro iper-isolato consente che l’edificio si riscaldi con il sole, il calore del corpo umano e degli elettrodomestici. Sono stati istallati tripli vetri, calcolati e verificati tutti i ponti termici, progettata la tenuta all’aria e verificati i risultati tramite appositi test in corso d’opera. Le finestre sono state posizionate per ottimizzare la massima captazione della radiazione solare durante il periodo invernale, mentre un sistema di aggetti e frangisole scorrevoli consente gli ombreggiamenti durante il periodo estivo. Gli appartamenti sono dotati del solo impianto di ventilazione meccanica controllata: non ci sono caldaie, riscaldamento a pavimento o termosifoni. L’edificio ha consumi talmente bassi che, tramite l’impianto fotovoltaico presente in copertura, produce più energia di quella che consuma.

L’edificio innalza i livelli di comfort e di salubrità rispetto alle abitazioni tradizionali. La verifica dei ponti termici elimina il pericolo di formazione di muffe e condense, mentre l’impianto di ventilazione meccanica controllata, un polmone che consente alla casa di respirare, mantiene l’umidità dell’aria al 50%: valore che garantisce il massimo comfort. In un ambiente così climatizzato si innalza la temperatura percepita: in una passivhaus la sensazione sarà di maggiore caldo in inverno e più fresco in estate. L’impianto di ventilazione meccanica ricambia tre volte ogni ora il volume d’aria degli ambienti, garantendo l’espulsione di aria esausta carica di C02 e l’immissione di aria esterna carica di ossigeno ma depurata di pollini, sostanze inquinanti, polveri sottili (PM10 e PM2,5) che vengono catturate da un sistema di filtraggio.

L’edificio è realizzato in legno strutturale: un materiale rinnovabile proveniente da foreste certificate FSC, dove si sostiene l’abbattimento tramite nuove massicce ripiantumazioni.  Sono stati impiegati isolanti di tipo minerale come lane di roccia, legno, vetro evitando prodotti plastici. Un impianto recupera l’acqua piovana per utilizzarla nello scarico dei sanitari e per l’irrigazione del verde pensile posto sui terrazzi, dove sono presenti piante di bamboo aventi fotosintesi  tipo c4 capace di assorbire più co2 delle piante comuni. Viene recuperata la condensa prodotta dalle macchine di ventilazione per produrre acqua demineralizzata ad uso dei condomini, utile per i ferri da stiro. L’edificio non utilizza fonti combustibili, pertanto non emette in atmosfera sostanze inquinati o polveri sottili, si riscalda con le fonti energetiche passive e produce energia elettrica tramite l’impianto fotovoltaico che alimenta gli elettrodomestici, la produzione di acqua calda sanitaria e l’illuminazione effettuata con  corpi illuminati a led.

Fiorita Passivehouse apre le porte ad un nuovo modo di progettare che applica il metodo scientifico all’edilizia. I risultati di questo processo sono garantiti come lo sono i costi. Il lavoro  dell’arch. Stefano Piraccini dimostra che è possibile costruire edifici a basso costo che rispettino l’ambiente. In questo caso la sostenibilità ambientale non è uno slogan utilizzato a fini commerciali, ma un valore misurabile con dati scientifici disponibili a tutti. A riprova di quanto progettato l’edificio sarà dotato di un sistema di monitoraggio che verificherà consumi energetici e qualità dell’aria degli ambienti interni. Di questa esperienza per certi versi rivoluzionaria se ne è fatto tesoro: infatti il sodalizio tra l’arch. Stefano Piraccini e Davide Zoffoli porterà alla costruzione di nuovi edifici passivi e questa volta non più per l’affitto ma per la vendita, con l’obiettivo di fare rinascere il mercato immobiliare sotto l’ottica della sostenibilità e del rispetto del nostro pianeta. Per maggiori informazioni www.fioritapassivehouse.it.

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